casato prime donne Tag

Ian D’Agata il super- degustatore friendly

Competentissimo, poliglotta, eclettico e generoso … è il primo di una nuova generazione di wine writer capaci di conciliare localismo e internazionalità

Violante Gardini Cinellicolombini Jr e Ian D'Agata

Violante Gardini Cinellicolombini Jr e Ian D'Agata

Di Donatella Cinelli Colombini

Ho incontrato la prima volta Ian D’Agata a Vinitaly durante una cena del Comitato Grandi Cru  che poi lo premiò come miglior giovane giornalista. In quegli anni ero l’assessore al turismo a Siena e passavo le giornate sepolta dalle scartoffie. Di quel giovane, seduto al mio tavolo, sapevo solo il nome mentre tutti gli altri produttori lo conoscevano bene. Per me era una situazione nuova. Cavolo, pensai, ma che mi succede? Reagii seguendo le notizie di Ian nella stampa specializzata. Ne ho trovate una quantità enorme perché D’Agata scrive per l’International Wine Cellar (IWC) di Stephen Tanzer, la rivista inglese Decanter, il quotidiano francese “Figaro” e per un’infinità di testate importanti. E non basta, insegna anche alla New York University.

E’ il paladino dei vitigni autoctoni, anche minori, su cui sta scrivendo un’opera

Ian D'agata Stevie Kim

Ian D'agata Stevie Kim

monumentale, a Montalcino è fra i sostenitori della zonazione del Brunello. Ha una conoscenza impressionante dei vini italiani e di Bordeaux dove ha visitato migliaia di cantine per farsi un’idea diretta di ogni singolo terroir e ogni singolo produttore. Anche in questo è diverso dalla maggior parte dei giornalisti.
<<Incredibile>> pensai <<E’ un pezzo da novanta e non se la tira per niente, parla poco, incoraggia tutti, è gentile, sorride ….>> atteggiamenti anomali in un mondo del giornalismo specializzato dove l’aggressività sembra una gara al rialzo.

I Brunello lovers dell’AIS di Siena

I Sommelier AIS di Siena guidati da Marcello Vagini assaggiano dei grandi Brunello insieme a Donatella Cinelli Colombini e alla sua cantiniera Barbara Magnani

AIS Siena degustazione Brunello Donatella Cinelli Colombini 4

AIS Siena degustazione Brunello Donatella Cinelli Colombini 4

E’ difficile dire qualcosa di nuovo sul Brunello ai Sommelier AIS di Siena, per loro il Brunello è un vino di “prossimità”, conosciuto, degustato, visitato da decenni. Eppure Donatella Cinelli Colombini ha saputo proporre vini e argomenti capaci di creare attenzione e persino discussione. In primo luogo la storia della sua giovane azienda, nata nel 1998, come una fida al femminile. Casato Prime Donneè ormai una bandiera delle pari opportunità fra le botti.

Donatella Cinelli Colombini e Marcello Vagini delegato AIS Siena

Donatella Cinelli Colombini e Marcello Vagini delegato AIS Siena

La degustazione di futuro Brunello 2010, Brunello, Prime Donne e Riserva 2008, Brunello Riserva 2007, 2006 e 2004 ha permesso di approfondire l’evoluzione stilistica di questo vino dalle forme “muscolose” di fine Novecento al nuovo stile più rispettoso dell’identità del vitigno e del territorio, che caratterizza la fase attuale. Donatella ha raccontato, della piccola vigna “Ardita”, piantata quasi per errore, su un terreno geologicamente poco favorevole, che sta sorprendendo tutti con risultati spettacolari. Dopo 14 anni di lavoro, investimenti e sperimentazioni il sogno di un Brunello di perfetta armonia sta diventando realtà.
Uno spazio a parte ha avuto la discussione su alcuni “luoghi comuni” fortemente radicati. Come quello che il Brunello sia una bomba tannica che perde l’astringenza solo dopo decenni. Un pregiudizio che conduce a trovare “commerciali” i Brunello morbidi e armonici fino dai primi anni di commercializzazione. In realtà i tannini astringenti derivano da un errore nella vendemmia e soprattutto nella vinificazione.

L’arte rigenera il vino o il vino rigenera l’arte?

Sono i vignaioli i nuovi mecenati? Le vigne d’Italia si popolano di istallazioni e performance artistiche come a Rocca delle Macìe

Rocca delle Macìe Alba di Elisa Mearelli

Rocca delle Macìe Alba di Elisa Mearelli

Di Donatella Cinelli Colombini

Un tempo erano le banche e le case di moda a popolare i loro spazi di creazioni d’arte per dare prestigio al proprio marchio, oggi sono le cantine che creano una nuova mappa dell’arte contemporanea e rivoluzionano la percezione della campagna. Il primo fu Maurizio Zanella con il Cancello solare di Arnaldo Pomodoro a Ca del Bosco in Franciacorta ma il più celebre è il Castello di Ama con una collezione di arte contemporanea spettacolosa: Pistoletto, Kapoor, Bourgeois, Garaicoa, Solakov, Buren, Geers, Kabakov, Tayou, Iglesias, Chen Zhen, Paolini.

Silenziosi racconti 2014 Rocca delle Macìe premiazione

Silenziosi racconti 2014 Rocca delle Macìe premiazione

Anche noi al Casato Prime Donne popoliamo i vigneti del Brunello con opere d’arte e dediche di grandi donne. Ma i “Silenziosi racconti” di Rocca delle Macìe nel cuore del Chianti Classico sono qualcosa di più e di particolare, un incubatore di futuri talenti. Si tratta di un concorso per 15 artisti under 35 che si confrontano interpretando il territorio. Tanti piccoli semi di arte contemporanea, che innovano, stimolano e mettono contenuti nuovi in mezzo alle vigne. Ecco perché il tema dell’edizione 2014 è “forme d’arte & vino nella narrazione di un territorio ”. Se vogliamo l’argomento è antico, infatti già alla fine del Medioevo il paesaggio coltivato trovava uno spazio nelle rappresentazioni pittoriche come simbolo di un ambiente armonioso frutto dell’ingegno umano. Il mecenatismo della famiglia Zingarelli è in linea con questi stessi contenuti.

Una vinificazione piena di belle sorprese a Montalcino

Nel nuovo vino 2014 le eccellenze ci sono anche se in quantità inferiore al 2012 e 2013 che, per noi, sono state entrambe strepitose

Sangiovese Fattoria del Colle e Felix

Sangiovese Fattoria del Colle e Felix

Di Donatella Cinelli Colombini
E’ stato l’anno del BIO come ha giustamente osservato Loredana Sottine in Trebicchieri, settimanale del GamberoRosso << mai come quest’anno, il settore potrà prendersi una rivincita sulla produzione convenzionale>> . L’unica via possibile per portare in cantina dell’uva buona, infatti, è stata una maggiore attenzione alla natura. Per noi che coltiviamo i vigneti in modo biologico è una gran bella notizia!
Prima sorpresa, rispetto al resto d’Italia, dove si prevede una vendemmia di dimensione inferiore alle precedenti ( 41 milioni di ), è stata l’abbondanza della nostra. Niente cali.
Seconda sorpresa, ci aspettavamo una vendemmia ritardata e invece la raccolta ha coinciso con i 40 giorni dall’invaiatura, quasi da manuale! I vigneti più giovani e quindi tendenzialmente precoci e con una inferiore ramificazione delle radici, quelli esposti a mezzogiorno e con buone pendenze hanno dato uva buona e eccellente. Un’uva da Brunello senza alcun dubbio.

4 corsi di cucina nelle cantine del Brunello e del Chianti

Donatella Cinelli Colombini propone visite in cantina con corso di cucina e i soggiorni in fattoria con le lezioni di alto livello di Helle Poulsen Tesio

Fattoria del Colle- corso di cucina

Fattoria del Colle- corso di cucina

Alla fine dei corsi avviene una piccola cerimonia e la consegna di un attestato da portare a casa, quasi un “passaporto ” di toscanità.  Esperienze di poche ore nelle cantine di Montalcino e del Chianti insieme a veri e propri corsi nella scuola di cucina della Fattoria del Colle, ma sempre qualcosa di profondo di autentico e rigenerante. Luoghi storici, paesaggi mozzafiato, grandi vini degustati dopo aver visto i vigneti e le cantine, cultura gastronomica appresa con metodo da ottime insegnati e attraverso un’esperienza diretta della preparazione dei cibi.
Una full immertion partecipata nella civiltà toscana e piena di piccole sorprese. Ecco le 4 proposte.
Antipasti toscani e visita guidata nella cantina Casato Prime Donne con assaggio di Brunello e infine un brunch. Una giornata a contatto con le suggestioni della campagna di Montalcino: paesaggio, grandi vini e antichi sapori nella cornice di un luogo con quattrocento anni di storia e una reputazione internazionale di vini di alta gamma.
Alla Fattoria del Colle la visita giornaliera con scuola di cucina ha un sapore più aristocratico: visita della villa cinquecentesca con la camera creata per il Granduca di Toscana, esperienza con Chianti e Orcia Doc nelle cantine e lezione di pasta fresca – i tradizionali “pinci”- e dei celebri dolci senesi fra cui i ricciarelli.

Vendemmia 2014: con Brunello ma senza riserva

Selezioneremo allo spasimo uva e vino per il Brunello, faremo un ottimo Rosso di Montalcino, ma niente Riserva

Vendemmia 2014 Montalcino Casato Prime Donne Donatella Cinelli Colombini

Vendemmia 2014 Montalcino Casato Prime Donne Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Siamo al nono giorno di vendemmia, non abbiamo perso un’ora di raccolta per la pioggia e non abbiamo sporcato le scarpe di fango. L’uva del Casato Prime Donne a Montalcino è proprio bella, quasi un miracolo visto quello che è successo a Firenze e nelle campagne intorno: vigneti distrutti, macchine distrutte, tetti distrutti. Da noi neanche una goccia. E’ sempre difficile rallegrarsi mentre c’è accanto chi si dispera.

Vendemmia 2014 le donne sul trattore al Casato Prime Donne

Vendemmia 2014 le donne sul trattore al Casato Prime Donne

Da noi questa vendemmia è stata il trionfo del biologico, dei vigneti giovani e dei vignaioli esperti. Certo che di chilometri sui trattori, i nostri vignaioli, ne hanno fatti tanti, ma proprio tanti. Mesi e mesi avanti e indietro fra i filari ma questa vendemmia è il loro capolavoro. In barba a chi dice che, se piove molto, solo la chimica permette di avere un’uva sana. La nostra è uno splendore eppure usiamo solo rame e zolfo come nei tempi antichi e come nel biologico (ma niente certificazioni … di burocrazia ne abbiamo anche troppa).
Nei vecchi vigneti, con cloni meno qualitativi l’uva ha invece risentito della pioggia ma … questa volta posso dirlo … per fortuna al Casato Prime Donne abbiamo soprattutto vigneti giovani e precoci.
Adesso ci sono venti persone a vendemmiare, con molti studenti e sul trattore anche una donna: Simona. Raccolgono 180 quintali d’uva al giorno scegliendo grappolo per grappolo. In cantina la squadra è tutta al femminile con la cantiniera Barbara a dirigere le operazioni.

Il cielo del Brunello con le stelle di Sandra Savaglio

E’pieno di stelle il premio Casato Prime Donne 2014: Sandra Savaglio, Daniele Cernilli, Ian D’Agata, Anna Di MartinoAndrea Rontini

Sandra Savaglio con il vino Cenerentola

Sandra Savaglio con il vino Cenerentola

14 settembre 2014 Montalcino Premio Casato Prime Donne in edizione stellare: le stelle dell’astrofisica Sandra Savaglio, la luna fotografata da Andrea Rontini e le tre star del giornalismo enologico Anna Di Martino, Daniele Cernilli, Ian D’Agata e “Vita” la vignaiola che guarda il sole di Piero Sbarluzzi.

Il Premio che, da sedici anni, trasforma Montalcino in un palcoscenico per le grandi donne, quelle che cambiano il profilo femminile, propone quest’anno un esempio positivo al mondo della ricerca: Sandra Savaglio l’astrofisica che ha deciso di tornare all’Università della Calabria a Cosenza dopo 23 anni di lavoro con i maggiori telescopi stranieri e dopo essere diventata l’icona della fuga di cervelli. Infatti, nel 2004 il settimanale “Times” la mise in prima pagina con il titolo “How Europe lost its science stars”.
La giuria del Premio Casato Prime Donne composta da Francesca Cinelli Colombini (presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, ha dunque puntato in alto, su personalità di grandissimo livello, con una decisione pienamente condivisa dalla cantina Casato Prime Donne, la prima in Italia con un organico interamente in rosa, che organizza il premio.

Vita la vignaiola che guarda il sole di Piero Sbarluzzi

Piero Sbarluzzi, uno dei maggiori ceramisti italiani forse l’ultimo artista artigiano rinascimentale, scolpisce il rapporto fra la gente delle vigne e le stelle

Donatella Cinelli Colombini Piero Sbarluzzi Sandra Savaglio

Donatella Cinelli Colombini Piero Sbarluzzi Sandra Savaglio

E’ di Piero Sbarluzzi l’opera d’arte intitolata “Vita” che accompagna la dedica di Sandra Savaglio. Entrambe rimarranno a Montalcino a ricordo del Premio Casato Prime Donne che verrà consegnato il 14 settembre prossimo, all’astrofisica calabrese. La Savaglio è una star della ricerca scientifica internazionale, che ha deciso di tornare in Italia dando un esempio di coraggio a tutte le donne e soprattutto ai cervelli in fuga.

La scultura in terracotta di Piero Sbarluzzi raffigura una vignaiola che guarda il sole, la stella a noi più vicina e quella da cui dipende la maturazione dell’uva. <<La terra e il cielo sono alla base della vita>> ha detto Sbarluzzi spiegando il titolo dell’opera che, ripropone la sua poetica su un tema nuovo, ed è stata eseguita appositamente per collegare il mondo di Sandra Savaglio – le stelle – con quello delle

Vita 2014 di Piero Sbarluzzi

Vita 2014 di Piero Sbarluzzi

vigne e del vino che organizzano il premio Casato Prime Donne.

Due mondi apparentemente lontani e in realtà strettamente collegati. “Guarda il calore del sole che si fa vino” scrive Dante nel XXV canto del Purgatorio per spiegare come l’anima assorbe le parole e se ne arricchisce, metafora meravigliosa che rende esattamente l’idea del rapporto fra la vigna e il sole. Questo il concetto espresso nella scultura di Sbarluzzi e per questo il maestro ceramista di Pienza ha voluto lasciare la sua scultura in terra rossa, senza patina o smalto. Sarà visibile accanto alla dedica di Sandra Savaglio fra le botti di Brunello del Casato Prime Donne.

Piero Sbarluzzi è l’erede dei grandi ceramisti toscani rinascimentali: di quella generazione di primo Quattrocento, che alternava la terracotta, al marmo e al bronzo << ha imparato il mestiere in bottega, dove ha sviluppato una forte e compiuta manualità, come Leonardo, Michelangelo, Raffaello>> ha detto di lui Vittorio Sgarbi. Artisti perfettamente padroni dei mezzi tecnici e compositivi ma anche attenti ad eseguire personalmente tutte le fasi della lavorazione.

Cantine Aperte in vendemmia da Donatella Cinelli Colombini

3 weekend da non perdere alla Fattoria del Colle per vivere e rivivere le emozioni della vendemmia tra i vigneti di Brunello e Chianti

20-21 / 27-28 settembre

4-5 ottobre*

vendemmia_Fattoria_del_Colle

vendemmia_Fattoria_del_Colle

Proprio dal 20 di settembre, in leggero ritardo rispetto al calendario degli ultimi anni le cantine di Donatella Cinelli Colombini daranno il via alla vendemmia. In questi giorni tutte le attenzioni dello staff di cantina sono rivolte ai vigneti, l’uva è quasi matura e sanissima e, tempo permettendo, ci sono le condizioni per avere una buona annata. La Fattoria del Colle organizza per l’occasione un programma di soggiorno e attività per far vivere agli ospiti  le emozioni e l’atmosfera uniche della vendemmia  a sud di Siena e scoprire come nascono i grandi vini rossi toscani come il Brunello di Montalcino e il Chianti e i loro segreti. Immersi nella cornice di una fattoria cinquecentesca dove gli appartamenti sono stati ricavati nelle vecchie case dei contadini. Non solo un  tuffo nel passato, ma  una giornata divertente tra vigneti e cantine con assaggi dell’uva e del mosto guidati da personale esperto,  cene con i  piatti tipici delle Crete Senesi e della Val d’ Orcia e degustazioni dei vini delle cantine di Donatella Cinelli Colombini tra cui il Brunello di Montalcino prodotto al Casato Prime Donne

Ad Ottobre il programma si arricchirà con la Vinoterapia all’interno dell’area benessere della Fattoria

 Per concludere il viaggio vi suggeriamo di visitare le città d’arte vicine come Pienza e Montepulciano, Cortona e San Quirico-Bagno Vignoni, o di proseguire il vostro weekend ‘di-vino’ a Montalcino   

Verso la vendemmia 2014 sperando in un settembre assolato

Uva sana, leggero ritardo sul calendario degli ultimi anni e raccolta prevista fra il 20 settembre e il 5 ottobre per i Brunello, subito dopo per Chianti e Orcia

Vendemmia 2014 agosto Sangiovese alla Fattoria del Colle

Verso la vendemmia 2014 agosto Sangiovese alla Fattoria del Colle

Di Donatella Cinelli Colombini

Le viti, piante notoriamente intelligenti, si stanno chiedendo le stiamo trasformando in cammelli. Prima un 2012 e 2013 asciutti come il deserto e ora un 2014 che, fino a luglio, sembra l’inizio del diluvio universale. Finalmente a agosto è arrivato il sole, due soli temporali in tutto il mese. Secondo le statistiche 1,5°C in più rispetto all’ultimo decennio del Novecento e 2°C in meno rispetto alla media dal 2000 in poi. Le notti sono fresche e di giorno il termometro segna 28-33°C. Temperature ideali per la sintesi degli aromi. Le prime analisi dell’uva diffuse dal Consorzio del Brunello su grappoli raccolti il 26 agosto sono molto positivi: la maturazione “tecnologica” cioè la formazione dello zucchero, è ancora lontana ma l’evoluzione delle sostanze nobili della buccia -polifenoli – è avanti.

A Sandra Savaglio il Premio Casato Prime Donne 2014

Il Casato Prime Donne, un premio delle donne per le donne, va a un “cervello” italiano che ritorna dall’estero: Sandra Savaglio astrofisica

Sandra-Savaglio

Sandra-Savaglio

Il Premio Casato Prime Donne, che verrà consegnato domenica 14 settembre a Montalcino, ha scelto anche quest’anno un personaggio capace di segnare e cambiare il profilo femminile e dare un esempio ai tanti “cervelli” emigrati all’estero. Dopo astronaute, artiste, sindache minacciate dalla criminalità e sportive ecco l’astrofisica

Times

Times

Sandra Savaglio che ha scelto di rientrare in Calabria dopo 23 anni durante i quali ha lavorato usando i maggiori telescopi del pianeta.

47 anni, sportiva, giramondo, innamorata del cosmo, ha un aspetto assolutamente diverso da Margherita Hack scomparsa lo scorso anno, ma condivide con lei la grinta e la capacità di comunicare. Nel 2004 il “Time” dedicò a Sandra Savaglio la copertina e un titolo emblematico “How Europe lost its science stars” proponendola a simbolo della fuga dei cervelli. Ebbene oggi la stessa studiosa viene proposta dal Premio Casato Prime Donne come esempio delle donne che scelgono di scommettere sul futuro dell’Italia e tornano per costruirlo.

Una Prima Donna in tutto e per tutto. Per questo è stata scelta dalla Giuria del Premio Casato Prime Donne composta da Francesca Cinelli Colombini (presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione. Un simbolo di cambiamento del ruolo femminile come le cantine di Donatella Cinelli Colombini, che organizzano il Premio e sono le prime in Italia con un organico interamente in rosa.

Fra i turisti del vino collezionisti, passionali e allegroni

Turisti del vino, enoturisti per caso, super esperti e amanti del lusso, a ognuno la sua visita in cantina. L’esempio del Casato Prime Donne a Montalcino

Donatella Cinelli Colombini Prime Donne nel cuore Casato Prime Donne Montalcino

Donatella Cinelli Colombini Prime Donne nel cuore Casato Prime Donne Montalcino

I turisti che visitano le nostre cantine hanno interessi e esigenze diverse; fra loro ci sono tre tipologie principali. Gli enoturisti per caso che arrivano soprattutto in gruppo e desiderano visite veloci con molti aneddoti, i veri turisti del vino con le loro sottosezioni, infine i super esperti e gli amanti del lusso, tipologie alle quali Donatella Cinelli Colombini o la sua enotecnica Barbara Magnani si dedicano personalmente. Niente di standard per questi due tipi di visitatori bensì programmi studiati su misura con verticali di Brunello o assaggi di bottiglie sperimentali nel salotto di casa … insomma cose esclusive, complesse e costose.
Anche gli enoturisti per caso richiedono un buona dose di professionalità nel tentativo di incuriosirli e trasformarli in wine lovers. In altre parole chi li accompagna deve conoscere i vini e la storia dei luoghi ma soprattutto deve saper narrare quasi come un attore.
Sono i veri turisti del vino quelli su cui, quest’oggi, punteremo la nostra attenzione. Si tratta del gruppo più numeroso: viaggiano in coppia o in piccoli gruppi. Sono prevalentemente maschi, hanno fra i 35 e i 50 anni, livelli di formazione e reddito buoni o alti e usano i social media 6 volte di più della media. Quasi la metà sono stranieri.
Il loro interesse per il vino si esprime con la frequentazione di corsi e degustazioni, l’uso di ristoranti con belle carte dei vini e ovviamente con frequenti visite nelle cantine. Si tratta del target che manifesta maggiori cambiamenti. Infatti se gli enoturisti per caso aumentano di numero e gli “esigenti” cercano qualità e esclusività sempre più estreme sono gli enoturisti “classici” che manifestano bisogni nuovi e diversificati che li dividono in sottogruppi a cui fare proposte diverse.

Montalcino è un posto da leoni – Lions

1.500 visualizzazioni in 2 giorni per “C’era una volta MontalcinoLions Club Montalcino la Fortezza e poi arriva il Lions Firenze Brunelleschi

C'era una volta Montalcino Piercurzio Ciacci presenta il docu-film

C'era una volta Montalcino Piercurzio Ciacci presenta il docu-film

Venerdì sera, chiostro del Museo di Montalcino 300 persone assistono silenziose, commosse e entusiaste alla proiezione del documentario “C’era una volta Montalcino” che ricostruisce la vita della città del Brunello di cinquant’anni fa attraverso la voce dei protagonisti. Fotografa una Montalcino diversissima da quella attuale: più povera ma solidale, piena di valori, di grinta e di affetti …. Il video è stato prodotto dal Lions Club Montalcino La Fortezza e realizzato da MontalcinoNews avvalendosi della sensibilità di scrittore di Alessandro Schwed , la telecamera di Giuseppe Sanfilippo e l’intuito giornalistico di Elisa Manieri. Oltre 1500 visualizzazioni in tre giorni su You tube, un successo spettacolare per il Presidente del Lions Piercurzio Ciacci!
Domenica, ancora a Montalcino e ancora Piercurzio Ciacci che accoglie il Lions Club Firenze Brunelleschi, un gruppone di 50 persone entusiaste e curiose di scoprire la magia del Brunello.