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Donatella ci presenta il suo Rosso di Montalcino 2011

4 stelle per la vendemmia più calda, anticipata e veloce che si ricordi. Grappoli piccoli con acini piccoli, un’uva sanissima dalla maturazione molto omogenea

Rosso di Montalcino 2011 Casato Prime Donne due bottiglie

Rosso di Montalcino 2011 Casato Prime Donne due bottiglie

Il caldo dell’agosto,  quando le temperature sono state molto alte, sia di giorno che di notte, ha accelerato la maturazione ed ha anticipato la data della vendemmia.
I grappoli di Sangiovese del Casato Prime Donne sono stati raccolti fra il 15 e il 22 settembre con un sole da tintarella. In cantina l’uva è stata scelta con particolare attenzione sul tavolo da cernita, che è stato appositamente allungato, per rimuovere tutti gli acini secchi e le punte dei graspi. Questa operazione è sempre molto importante ma nel 2011 è stata decisiva per mandare nel tino da fermentazione solo i “chicchi” migliori. Anche la fermentazione ha richiesto particolari cure per salvaguardare le caratteristiche tipiche dell’uva di Sangiovese e conferire al futuro Rosso di Montalcino equilibrio e eleganza.

Maria Carmela Lanzetta Prime Donna 2012 è Ministro

Vi ricordate la coraggiosa sindaco di Monasterace nella Locride al premio Casato Prime Donne di due anni fa? Eccola oggi

Matteo Renzi Presents His New Government At The Quirinale Presidential Palace

Matteo Renzi Presents His New Government At The Quirinale Presidential Palace

Dolce, intelligente, generosa, tenace questa è Maria Carmela Lanzetta. E’ arrivata sulle cronache nazionali nella primavera 2012 quando ha deciso di rimanere sindaco dopo che le avevano incendiato la farmacia di famiglia e aveva ricevuto minacce culminate con 3 colpi di fucile sparati sulla sua Panda. Ha resistito finché ha sentito intorno a se il sostegno della sua maggioranza ma alla fine ha dovuto dimettersi. Un esempio di coraggio e impegno civile che oggi l’ha portata al Palazzo del Quirinale a giurare fedeltà alla Costituzione come Ministro degli Affari Regionali.

Bicchieri da vino, istruzioni per l’uso

Come sono, quanti sono e come si adoperano in tavola i calici, consigli per gustare i grandi vini con la cura che meritano

 

bicchieri-da-vino

bicchieri-da-vino

Di Donatella Cinelli Colombini

Non spaventatevi, è più facile di come sembra. Prima di tutto i bicchieri da vino sono calici quindi hanno un piede, uno stelo e una coppa. Questo consente di prenderli in mano dallo stelo senza impataccare la coppa con le dita. Meglio non toccare l’invaso del vino a meno che il liquido non sia gelato e richieda un “riscaldamento corporeo”. Per evitare che la coppa si opacizzi non lavateli in ritardo e non lasciateci il vino tutta la notte, inoltre attenzione a come li mettete nella lavapiatti.
Il bicchiere deve essere perfettamente trasparente, non colorato, non molato, non inciso, non articolato ma bensì bello liscio.
Inoltre il bicchiere deve essere sottile quindi vanno preferiti i cristalli o nuovi materiali ad alta tecnologia che uniscono sottigliezza a robustezza. Il vero inconveniente del cristallo, infatti, oltre al costo, è la fragilità che con i materiali innovativi è nettamente minore specialmente nel gambo.

Donatella vi presenta il suo super selezionato Brunello 2009

Abbiamo 13.000 bottiglie di Brunello 2009. Meno di 1/3 rispetto alla normale produzione. Una scelta coraggiosa che speriamo verrà apprezzato dai nostri clienti 

Brunello 2009 Donatella Cinelli Colombini

Brunello 2009 Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Abbiamo scelto di imbottigliare come Brunello solo il vino che, secondo noi, era degno di esserlo. Quello che normalmente diventa riserva o selezione Prime Donne, due vini che, nel 2009, non sono stati prodotti.
I motivi di queste scelte coraggiose dipendono dal clima di quell’anno.
Nel 2009 ci furono un inverno e una primavera particolarmente piovosi e poi un’estate molto calda. L’uva si avviava alla piena maturazione quando, all’inizio di settembre, i temporali portarono pioggia e un abbassamento violentissimo delle temperature fino a 10°C. Le bucce dell’uva si contrassero come a tenere chiusi in sé i preziosi tannini e antociani che sono la vera ricchezza dei vini rossi a lungo invecchiamento, qual è il Brunello. Seguirono giornate di sole che lentamente “ammorbidirono” le bucce dell’uva ma i grappoli che davvero buoni furono solo quelli raccolti per ultimi, intorno al 9 di ottobre. Da quell’uva abbiamo ottenuto il nostro Brunello.

Alessandro Grazi un senese a colori

I pittori sono di due tipi: i geni che dipingono come Leonardo da Vinci e i pittori geniali come Caravaggio. Alessandro Grazi è della seconda tipologia

Palio 2007 Alessandro Grazi

Palio 2007 Alessandro Grazi

Ha un istinto straordinario. Lui vede a colori e trasforma le idee in frasi e immagini che diventano un tutt’uno. Nella formella simbolo della vendemmia 2008 realizzata per il Consorzio del Brunello, mentre crollavano le borse e il quadro internazionale diventava sempre più incerto, Alessandro dipinse una mano aperta con la scritta “Dai una mano alla pace”. Nel 2010 la stessa formella era dedicata all’unità d’Italia e la donna turrita simbolo della nostra nazione diventò una donna vera con la fortezza di Montalcino in testa.
Questo è Alessandro Grazi, genialità, istinto e trasgressione. Un artista vero: pitto, grafico e poeta. Un artista senese che sente il colore con forza, come se la tavolozza di Duccio, Ambrogio Lorenzetti, Sano di Pietro fosse ora nelle sue mani. Il suo è un colore scuro e brillante come uno smalto, con tinte accostate per contrapposizione che ne esaltano l’intensità.
Alessandro è della contrada dell’Istrice. Dopo un Palio vinto saltò di gioia fino a rompersi i legamenti di un ginocchio. Per questo l’esecuzione del drappellone nel 2007 è stato per lui un’esperienza umana e professionale decisiva. La prima idea era quella di un cilindro. Poi accettò di realizzare il primo Palio dipinto davanti e dietro ma modificò il profilo esterno animandolo con le teste dei cavalli. Il Palio dedicato al volontariato è commentato dalla critta “La tua volontà è la mia salvezza”. E’ un drappellone bellissimo che ora è conservato nel museo della Contrada dell’Oca.

Donatella fra le donne del vino più influenti del mondo

Il blog inglese Humble Grape Wine elenca le donne che influenzano l’industria del vino nel mondo e… sorpresa…. ci sono anch’io

Juel Mahoney

Juel Mahoney

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Chi si loda si imbroda, dice un detto montalcinese ma gli apprezzamenti fanno sempre piacere, soprattutto quando sono inaspettati e disinteressati come in questo caso. Si perché il blog in questione è di un importatore indipendente di vino e creatore di eventi, che ha in portafoglio il Brunello di un’altra cantina. E dunque mettiamoci qualche penna di pavone e andiamo a vedere la classifica di Humble Grape Wine sulle donne che contano nel vino nel mondo.

Helena Nickling Aka Winebird

Helena Nickling Aka Winebird

Nella prima parte c’è la storia dalla donna romana, a cui era proibito bere (il bacio sulla bocca parte da li) fino alla recente rivalutazione delle consumatrici, esperte e produttrici di vino. L’elenco redatto da Humble Grape Wine si concentra sulle “pioniere”, su quelle donne cioè che hanno lavorato affinchè il segmento femminile avesse più visibilità e opportunità. Uauuuhhhh!!!!!!
Comincia con il Regno Unito e Fiona Beckett <<insieme a Jancis Robinson lei è una delle giornaliste di vino e cibo più influenti del suo Paese, scrive per Guardian, Times, Decanter>> e per un’infinità di blog. Segue Serena Sutcliffe prima Master of Wine Britannica e guida del dipartimento vini di Sotheby’s . Juel Mahoney è decisamente la nostra preferita, dopo aver fondato Vinissima (specializzato in vini italiani); il suo blog è … udite udite …. Wine woman & song. Anche la successiva ci piace: Helena Nickling Aka Winebird ha creato un sistema originale per capire il vino, il Nebbiolo è il “ladyboy” delle uve, il Pinotage del Sudafrica è il rock il Reisling la Claudia Schiffer del vino … indubbiamente si tratta di paragoni sorprendenti ma molto efficaci.

Costellation Brands ecco i più grande del mondo nel vino

Primo produttore di vini di lusso nel mondo, primo importatore di birra mondiale, questo super colosso produce anche Brunello a Montalcino

Costellation Brands portafoglio

Costellation Brands portafoglio

Di Donatella Cinelli Colombini
Costellation Brands è una multinazionale di dimensioni davvero enormi e continua a crescere. I suoi fatturati del primo semestre 2013 pubblicati da I numeri del vino mostrano come ormai i profitti generati dalla birra abbiano superato quelli del vino: 220 milioni i primi e 155 i secondi prima dei costi corporate e degli aggiustamenti. Cifre da capogiro che corrispondono a volumi in crescita di oltre il 15%.
Il vino ha fatto un fatturato 629 milioni di Dollari in 6 mesi ed ha un mercato prevalentemente statunitense anche se la Costellation vende in 100 Paesi del mondo.

Quella 2013 sarà l’ultima vendemmia del Novecento?

Vendemmia scarsetta, tardiva, qualitativamente ottima ci ha fatto provare, dopo anni, l’ebrezza dello slalom fra giornate assolate e pioggia

Sangiovese per il Brunello Vendemmia 2013

Sangiovese per il Brunello Vendemmia 2013 Casato Prime Donne

Di Donatella Cinelli Colombini
Finalmente la vendemmia 2013 è finita. Quantità normali al Casato Prime Donne mentre alla Fattoria del Colle la siccità, che ci ha fatto perdere il raccolto d’uva dello scorso anno, ha ridotto anche questo.
Per la prima volta, dopo anni, abbiamo visto la maturazione procedere lentamente con gli zuccheri e gli acidi che si evolvevano di pari passo con i polifenoli della buccia dell’uva. Ma a differenza di quanto avveniva vent’anni fa la vendemmia tardiva, a cavallo delle piogge autunnali, non è stata una lotta contro la muffa. La botrite è comparsa nei vigneti dove arriva tutti gli anni e li si è fermata. Le nuove vigne sono rimaste miracolosamente immuni come se invece del Sangiovese avessimo Cabernet con bucce fatte dal doppio degli strati cellulari della nostra uva principale. Forse i nuovi cloni hanno una buccia più spessa o forse il cattivo tempo all’epoca della fioritura ha ridotto la dimensione il numero degli acini rendendo i grappoli più spargoli, piccoli e dunque capaci di sopportare la pioggia … sta di fatto che abbiamo portato in cantina uva perfettamente sana fino in fondo. Vent’anni fa sarebbe stato impossibile.
Mi viene un dubbio: ho una speciale protezione divina o sono solo molto fortunata?
Ho vendemmiato gran parte dell’uva, compresa quella “super” per il Brunello, per il Cenerentola Orcia Doc e per il Drago e le 8 colombe IGT, prima della grande pioggia del 5 ottobre. Abbiamo cominciato a vendemmiare il 18 settembre con il Merlot e il 26 settembre col Brunello. L’uva del Casato Prime Donne era pronta con vinaccioli lignificati e analisi perfette. La quarta vendemmia buona di seguito, pare un sogno!

I sommelier siciliani alla conquista della Toscana

Antinori, Biondi Santi, Sassicaia e Donatella Cinelli Colombini, ecco il viaggio in Toscana di 27 Sommelier AIS della Sicilia fra assaggi, incontri, scherzi e nubifragi

Sommelier AIS Sicilia Montalcino

Sommelier AIS Sicilia Montalcino Casato Prime Donne

di Donatella Cinelli Colombini

Sono venuti in Toscana vestiti da estate nel primo week end d’autunno, quello più piovoso … ma loro impavidi sono andati nella cantina Biondi Santi di Montalcino in divisa facendo a piedi tutto il viale di accesso. Degli eroi, più che dei Sommelier! Un bel gruppo davvero, competente e attento quando c’era da assaggiare ma pronto allo scherzo e alla battuta fra una cantina e l’altra. I commenti alle degustazioni di Camillo Privitera e l’entusiasmo travolgente di Tiziana Gandolfo segnavano i passaggi da una fase all’altra.
Ecco il percorso di viaggio: prima tappa il Castello della Sala, la splendida tenuta di Orvieto dove alla visita delle cantine è seguito un pranzo nel castello medioevale dei Marchesi Antinori. Sosta a Piena, città capolavoro del Papa Pio II e arrivo alla Fattoria del Colle. Anche qui visita e poi a tavola. A questo punto mi sono unita al gruppo assaporando l’atmosfera goliardica e il piacere di far assaggiare a persone competenti il mio Chianti Superiore e l’IGT Il drago e le 8 colombe.

Halloween con benfinita della vendemmia

Nel lungo ponte di Ognissanti, alla Fattoria del Colle, benfinita della vendemmia con ballo fra le botti, cene di Halloween e dell’olio nuovo, visite e assaggi

Fattoria del Colle Cena importatori Russi

Fattoria del Colle Cena importatori Russi

Un week end lunghissimo e pieno di esperienze, sorprese e feste quello che propone la Fattoria del Colle alla fine di ottobre. Assaggi di Brunello appena nato e olio nuovo, due lezioni di cucina, 3 cene a tema con menù pieni di sorprese e grandi vini, visita di due cantine e assaggi di vini importanti.
Nella campagna toscana più intatta, colorata dalle tinte calde dell’autunno, un fine settimana capace di rigenerare nello spirito e nel corpo, insegnare molto sul vino e sulla cucina tipica ma anche di creare nuove amicizie. Perché oltre alle visite in cantina, alle degustazioni, alle lezioni di cucina ci saranno cene, balli e giochi. Insomma una campagna d’altri tempi che vi farà sentire davvero in Toscana.

€ 52,00 a notte, a persona, pernottamento in camera doppia e prima colazione  

Tutte le attività del programma sono gratuite escluso i pasti il cui prezzo è precisato di volta in volta

Dalla Russia con amore … per il vino

Ristoratori, enotecari, assaggiatori, venditori e buyers … di Mosca e San Pietroburgo sono i nuovi wine lovers russi che scoprono l’Italia molto dopo la Francia

Fattoria del Colle cantina vinsantaia

Fattoria del Colle cantina vinsantaia

La delegazione dei nostri importatori è composta da 11 donne e 3 uomini e non poteva che essere diversamente nelle cantine tutte al femminile di Donatella Cinelli Colombini. Entusiasti per il sole estivo, affascinati dall’arte e dal cibo ma soprattutto dal vino. Apprezzano particolarmente il Brunello riserva e i vini armonici e eleganti, sembrano invece meno colpiti dai bland “american style” potenti e legnosi. Questi esperti di vino russi sono la cortesia in persona e incredibilmente non sono mai stanchi ma fumano come turchi e sono attratti irresistibilmente dallo shopping di griffe della monda.
Molti di loro sono in Italia per la prima volta e invece conoscono Bordeaux e lo Champagne. C’era da aspettarselo! Ora scoprono che il nostro Paese, gli piace e anche la scoperta dei nostri vini li entusiasma.

Analisi sensoriale dell’uva, vi insegno a farla

Bisogna mettere in bocca 3 chicchi d’uva contemporaneamente per una corretta analisi sensoriale, per poi analizzare separatamente acini, polpa, buccia e vinaccioli. E’ facile e non costa niente

 

degustazione delle uve le mani di Valerie Lavigne dopo l'assaggio

degustazione delle uve – le mani di Valerie Lavigne dopo l’assaggio

Di Donatella Cinelli Colombini

I primi a proporre un metodo di analisi sensoriale delle uve furono Rousseau e Delteil dell’ICV di Montpellier nel 2000 (leggi in “Corriere Vinicolo”  questa e altre tecniche). Il loro metodo è ancora oggi il più conosciuto e applicato. Si basa su una scheda con 19 descrittori a cui dare un voto da 1 a 4 dove il valore migliore è quello più basso. Su alcune voci i numeri sono in crescendo, in altri in calando perché è evidente che l’uva sarà tanto più pronta alla vendemmia quanto sarà meno acida e più dolce.

 

ANALISI SENSORIALE VISIVA DELL’UVA

Il primo parametro sull’acino richiede un esame visivo e tattile dell’acino per valutare consistenza, colore, attitudine alla separazione dal graspo. Evidentemente la sanità è un elemento di attenta valutazione.

 

ANALISI SENSORIALE GUSTATIVA DELL’UVA

Segue l’assaggio di 3 acini insieme. Vanno esaminati separatamente e in questa successione: polpa, buccia e vinaccioli. Del succo bisogna capire: separazione buccia polpa, dolcezza, acidità, aromi erbacei e aromi fruttati. Evidentemente l’acidità e l’erbaceo devono essere più scarsi possibile, mentre è sperabile che gli altri elementi siano abbondanti.
Sulla buccia l’esame verte su 3 elementi che devono risultare alti (attitudine alla triturazione, intensità tannica, aromi fruttati) e 3 che devono risultare scarsi: acidità, astringenza, aromi erbacei.

Sembra un paesaggio giapponese e invece è Montalcino

Andrea Rabissi vince il premio Casato Prime Donne 2013 mostrandoci le colline del Brunello con un tocco esotico come fossero profili dipinti nella nebbia[caption id="attachment_13973" align="alignleft" width="300" caption="Quiete in val d'Orcia Andrea Rabissi"][/caption]La miglior immagine dei territori dei vini Brunello e Orcia è di Andrea Rabissi, pubblicata nel sito del Comune di Montalcino. Qui il vincitore del Premio fotografico Casato Prime Donne 2013 ha inserito una spettacolare galleria di immagini che funzionano da biglietto di invito, o meglio di calamita, per la terra del Brunello. La fotografia vincitrice ritrae le colline di Montalcino che spuntano dalla nebbia ai primi raggi del...