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La colomba di Donatella e Violante dove vola?

Nuovo video per le cantine Cinelli Colombini ma la stessa protagonista Violante Gardini insieme a una colomba che vola nelle vigne del Brunello e dell’Orcia

Anche quest’anno il video sulle aziende di Donatella è fuori dagli schemi. Due minuti e mezzo per raccontare le cantine al femminile Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a sud del Chianti, un ritmo veloce di immagini di vigne, botti, tini, uva e bottiglie … sottolineato da una musica ritmata e allegra come un carillon La novità, per il tradizionalissimo mondo del vino italiano, è la presenza dal disegno animato di una colomba che esce fuori dall’etichetta del Brunello “IOsonoDONATELLA” e vola accompagnandoci alla

Colomba-le-colombe-del-Casato-Prime-Donne

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scoperta delle prime cantine italiane con un organico tutto al femminile. Curiosa fra i filari durante la vendemmia, ci porta nella sala da vinificazione dove i nuovi tini tronco conici di cemento nudo si colorano con le immagini –reali e dipinte- di Montalcino, sbircia la degustazione del Brunello Prime Donne con la Master of Wine Rosemary George, la sommelier Daniela Scrobogna e l’enotecaria Astrid Schwarz che assaggiano alla cieca mentre l’enologa Valerie Lavigne e la cantiniera Barbara Magnani provano a combinare il vino delle diverse botti cercando l’equilibrio perfetto.

Vino sartoriale cioè fatto su misura del cliente

Si chiama Vinfusion ed è rosso prodotto per ogni singolo cliente. Un vino sartoriale fatto sul momento mescolando 4 tipologie di vini fra cui un moscato dolce

Sajith-Wimalaratne-Vinfusion-vino-sartoriale

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Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino  Casato Prime Donne

E’ la solita diatriba, direte voi, fra chi vuole fare un vino adatto al mercato e chi invece, cerca di portare all’eccellenza le potenzialità della vigna. Ebbene, qui si va oltre e ancora una volta la proposta arriva dalla Gran Bretagna, cioè da una nazione tradizionalmente orientata al mercato perché, fino a pochi anni fa, non aveva vigneti e quindi stentava a riconoscersi nelle logiche di cui rispetta i caratteri naturali dei frutti della terra.

vinfusion

vinfusion

Sta di fatto che a Cambridge, nel cuore dell’università più forte del mondo in materia di matematica e informatica, nasce un device battezzato Vinfusion. I cervelli di questa invenzione sono nell’International business and science group Cambridge Consultants con uffici in the UK, Boston e Singapore.
<<Vinfusion delivers a wine personalized to individual taste from four pre-determined wines>> Vinfusion fornisce vini personalizzati sul gusto di ogni singolo cliente usando 4 tipologie predeterminate, spiega il manager del team Sajith Wimalaratne, un nome fa pensare all’India, altro Paese che non produce vino e anzi manca di un consumo diffuso.
In pratica Cambridge Consultants ha analizzato i caratteri organolettici di vini di tipologia differente selezionando quelli base: Pinot Noir, Shiraz, Merlot e Moscato dolce.

Wine2wine 2016 usciamo cambiati

Wine2wine 2016 impariamo a dire sommeliera, viticultrce  perchè coniugare significa accettare il genere femminile in quelle professioni 

Wine2wine-convegno-DonneDelVino

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Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Abbiamo imparato che per le donne  il vino è seduzione e lo bevono volentieri con il partner (48%), o con l’amante (28%). Un pasto senza vino è triste (28%) o somiglia a una dieta” (28%). Insomma se un uomo vuole risultare più attraente deve presentarsi con una bottiglia e due calici.

Wine2wine 2016 ci apre a nuovi orizzonti. Imparare il marketing del vino di lusso da Giovanni Geddes di Filicaia mago del Masseto e di Ornellaia …capire come imitare il successo della moda italiana in Cina ascoltando Salvatore Ferragamo Jr sono arricchimenti che non capitano tutti i giorni. Questo il livello di Wine2wine 2016 che ha proposto 33 convegni in due giorni con un ritmo serratissimo e interventi telegrafici.
E’ proprio la velocità il tratto distintivo del forum creato all’interno di Veronafiere per spostare la convegnistica fuori da Vinitaly puntando sulla comunicazione e sul marketing invece che sugli aspetti produttivi.

Wine2Wine-Donne-de-Vino-a-cena

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E’ la rivoluzione di Stevie Kim nel mondo lento e ormai polveroso della convegnistica italiana dedicata al vino. Invece a wine2wine è tutto smart anche la macedonia di inglese e italiano come la presenza di tantissimi under 40 è uno stimolo forte.

Le Donne del Vino erano presenti in forze ed hanno indetto anche un consiglio di amministrazione aperto alle socie per accrescere attenzione e presenze.

AIV: Sangiovese, contraffazione, classifica del 1855

A Losanna per il Symposium dell’AIV Académie Internationale du Vin per scoprire il vino svizzero, le nuove contraffazioni, i lieviti e l’origine del Sangiovese

AIV-Académie-Internationale-du-vin-Losanna-simposio-d'autunno-2016

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Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Arrivo in Svizzera con mio marito Carlo Gardini in aereo, è una bella giornata fredda e le cime alpine sono tutte innevate. In questa nazione di banche, orologi, formaggio e cioccolato … è tutto preciso e perfetto, funziona tutto, che spettacolo! Sono a Losanna per il simposio dell’Academie Internationale du VinAIV e per conoscere il vino svizzero. In questo Paese i vigneti esistono dall’epoca romana ma il principale vitigno locale, il Chasselas pare sia nato sulle Alpi molto molto prima, perché un’indagine del 2009 sul suo DNA ha escluso la sua provenienza caucasica. Si tratta di dunque di un super indigeno che

AIV-Académie-Internationale-du-vin-Losanna-simposio-d'autunno-2016

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produce vini spesso molto apprezzabili (anche se diversi) al naso e meno appaganti in bocca. Si tratta di vini difficili da trovare perché invece di chiamarsi Chasselas le bottiglie portano i nomi dei villaggi o delle cantine dove sono prodotti. Tuttavia intorno al lago di Ginevra ci sono moltissimi vigneti e negli ottimi ristoranti di Losanna (città che pullula di stellati Michelin e alberghi straordinariamente lussuosi) è possibile gustare i vini svizzeri con pesce e carne di ottima qualità. Degni di nota Les Sentes blanches 2015 di Heida, Rèze et Petit Arvine della Cave Les Santes (Cantone Valais) che è stato considerato il miglior uvaggio svizzero del 2016 e il Merlot Riflessi d’Epoca 2013 di Brivio Vini (Cantone Tessin).

Le donne fanno bene all’ambiente e all’export del vino

Uno studio dell’Università di Perth nel South Australia mostra come la leadership femminile cambi in meglio il mondo del vino e gli dia anche più business

Donne-vino-sostenibilità-export-in-Australia

Donne-vino-sostenibilità-export-in-Australia

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne 

L’analisi riguarda 646 aziende di quattro regioni australiane e certifica l’effetto tonico della leadership femminile nel mondo del vino in termini di difesa ambientale e performance economiche al punto da proporre una quota femminile a capo delle cantine per aumentare le prospettive dei territori del vino.
Risultati che coincidono con quelli del sondaggio effettuato nel 2016 fra le Donne del vino Italiane; nelle cantine in cui sono titolari o contitolari, le donne sviluppano il 50,8% del loro business all’estero mentre la media italiana è del 15%. Anche sul fronte ambientale i dati scaturiti dal sondaggio rivelano un 27,4% di conduzione biologica o biodinamica contro una media nazionale è intorno all’11%.
La tendenza che vede le donne, grazie alla maggiore scolarizzazione e alla crescita del loro ruolo, come gli attori di un forte cambiamento nelle cantine viene dunque confermata nel senso di un’evoluzione verso il rispetto ambientale e l’attività

Donne-vino-sostenibilità-export-in-Australia

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commerciale che promette ottimi frutti nel futuro, soprattutto in Italia dove la comunicazione e il marketing, sono spesso meno curati della produzione creando una sorta di tappo allo sviluppo delle imprese enologiche.
L’analisi pubblicata da “Wine Economics” dell’ottobre 2016 è di Jeremy Galbreath della Curtin Graduate School of Business dell’Università di Perth in Australia.
Lo studio esamina le dinamiche di propagazione della sensibilità ambientale e nota che << With respect to gender, evidence suggests that women, more so than men, are linked to a concern for the natural environment and firms’ environmental performance>>

La vendita di Vietti e l’importanza dei miti del vino

La vendita di Vietti ha scosso esperti e wine lovers di tutto il mondo. Cosa succederebbe se cambiasse proprietario una cantina ancora più celebre?

Barolo-Giacomo-Conterno

Barolo-Giacomo-Conterno

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Tutto inizia nel marzo 2015 quando la cantina Gigi Rosso mette in vendita una proprietà di 9 ettari con bosco per il tartufo e cinque ettari vitati fra cui la vigna Arione una delle più belle di Serralunga d’Alba. La cifra dichiarata di 7 milioni di Euro sembra sufficiente a scoraggiare qualunque prelazione e invece un confinante si fa avanti e compra. E’ Roberto Conterno titolare della cantina Giacomo Conterno.
Un prezzo che fa lievitare le quotazioni dei vigneti in tutte le Langhe e sembra bloccare il mercato perché chi vende chiede cifre astronomiche. Una preoccupazione che mi è stata più volte sottolineata durante gli incontri con le produttrici piemontesi <<sono prezzi assurdi, molto superiore al reddito dei vigneti, come facciamo a espanderci in questa situazione? >>

Ventita-Vietti-vecchi-e-nuovi-proprietari

Ventita-Vietti-vecchi-e-nuovi-proprietari

Nonostante questo nel luglio 2016 i Poderi Luigi Einaudi, azienda fondata nel 1897 a Dogliani annuncia l’acquisto di 9 ettari di vigna di cui 4 di Barolo. La cifra non viene resa nota ma si parla di un’ acquisizione importante di 6 milioni di Euro.
Quasi contemporaneamente arriva una notizia bomba, che scuote esperti e appassionati di tutto il mondo e fa salire ancora le quotazioni: la vendita di Vietti per 60 forse 70 milioni di Euro.

Le donne che hanno cambiato la storia del vino

La morte della matriarca di Napa Valley Mary Weber Novak è l’occasione per riflettere sulle donne che hanno cambiato la storia del vino

Donne-che-hanno-cambiato-la-storia-del-vino-Barbe-Clicquot-Ponsardin

Donne-che-hanno-cambiato-la-storia-del-vino-Barbe-Clicquot-Ponsardin

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne
Hanno un elemento in comune: sono vedove. Eccone tre straordinarie donne che hanno cambiato la storia del vino: Barbe Nicole Clicquot Ponsardin, Barbara Banke della Jackson Family Wines JFW, Mary Novak di Spottswoode

BARBE CLICQUOT PONSARDIN

La più nota è sicuramente Barbe Nicole Clicquot Ponsardin una leggenda senza eguali. Figlia del ricco barone Ponsardin divenuto sindaco di Rheims grazie all’appoggio di Napoleone, poco più

Mary-Novak

Mary-Novak

che ventenne sposa Francois Clicquot che gestiva con grandi ambizioni la cantina fondata dal padre nel 1772. Sei anni dopo le nozze il marito di Barbe si suicida e lei prende la guida delle imprese di famiglia. Spregiudicata e arrivista rischia più volte la bancarotta ma “colpo grosso” di Barbe Nicole arriva nel 1814 quando rompe l’embargo e contrabbanda in Russia 10.000 bottiglie di Champagne, trasformando gli Zar nei suoi più fedeli e assetati clienti. Trasgressiva nella vita amorosa come negli affari la veuve Clicquot cambia anche il sistema di produrre Champagne introducendo la tecnica del dégorgement con la conservazione delle bottiglie capovolte e la rimozione dei lieviti e del tappo provvisorio che rende limpido lo Champagne. E’ insomma lei che crea lo Champagne moderno.

Wine Searcher parla italiano

Vuoi comprare il Barolo Monfortino oppure l’Amarone di Bepi Quintarelli? Wine Searcher ti dice dove costa meno, i giudizi su ogni annata parlandoti in italiano

Wine-Searcher-app-in-italiano

Wine-Searcher-app-in-italiano

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Una rivoluzione sicuramente gradita ai wine lovers che quotidianamente, anche dall’Italia, lo consultano. << Wine-Searcher sa che la passione per il vino non ha frontiere>> hanno scritto i capi del colossale portale neozelandese fondato nel 1999, che da novembre 2016 parla anche francese, spagnolo e tedesco << significa che richiami, risultati e istruzioni sono adesso disponibili nella lingua d’impostazione del tuo cellulare. Gli attuali utenti di Wine-Searcher dovranno semplicemente scaricare l’aggiornamento per usufruire delle funzionalità tradotte>>.
Wine searcher diventa quindi più friendly e le 3 milioni di ricerche effettuate da utenti italiani saliranno presto. Fin ora infatti ho visto soprattutto stranieri che, in cantina, prima di comprare il mio Brunello, lo inquadrano con il telefonino, leggono i giudizi e i prezzi per poi, invariabilmente farselo spedire a casa. Infatti in USA, nel migliore dei casi il suo costo raddoppia ma c’è anche chi lo vende a 10 volte il prezzo al pubblico della mia cantina.

La Tache di Romanée Conti

La Tache di Romanée Conti

La cosa divertente, in Wine Searcher, è cercare le bottiglie da mito e scoprire che, forse, una volta nella vita, potremmo comprare un La Tache di Romanée Conti del 2011 in un’enoteca toscana che lo vende a un prezzo caro ma acquistabile senza bisogno di un mutuo.

La produttrice cinese più famosa nel mondo

Judy Leissner Chan ha creato il prototipo cinese della cantina di vini di alta qualità diventando una delle 5 donne più innovative del mondo per cibi e bevande

produttrice-cinese-Judy-Leissner-Chan

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Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne

Judy Leissner Chan, produttrice cinese, 38 anni ma ne dimostra venti, due figlie, capelli corti neri, pochissimo trucco, fisico scattante, espressione decisa ma aggraziata e estremamente femminile, è il prototipo di una nuova generazione di produttori di vino destinati a rompere gli schemi e affermarsi sullo scenario mondiale. Vive a Hong Kong e parla un inglese fluentissimo.
A solo 24 anni, con un’esperienza alla Goldman Sachs alle spalle, il padre la chiama alla guida di Grace Vineyard di cui è stato cofondatore nel 1996. Si tratta di una proprietà statale di 200 ettari a Sud di Pechino dove in inverno è talmente freddo che le viti vengono coperte di terra perché non gelino. Lei entra nel mondo del vino con coraggio e trasforma l’azienda fino a produrre due milioni di bottiglie vendendole soprattutto nel mercato cinese ma affrontando anche i mercati internazionali. In un Paese dominato dalle enormi

produttrice-cinese-Judy-Leissner-Chan-Antonio-Capaldo

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imprese statali Judy ha puntato su ridotte produzioni di alto livello e ora pensa anche agli spumanti e al whisky. Fortune la mette al 5° posto fra le donne più innovative del mondo per cibo e bevande, la precedono Ertharin Cousin direttore esecutivo dei programmi ONU per la nutrizione, Chelline Pingree rappresentante del Maine al Congresso USA, Barbara Banke CEO della Jackson Family Wines, Stephanie Soechting presidente e direttore esecutivo della Atlas Films, donne che hanno un impatto importante sul modo di vivere o di pensare di milioni di persone.

Zonazione si zonazione no: le sottozone servono?

E’ di questi giorni la decisione della Rioja di dividere il territorio in sottozone. Da qui una riflessione sull’utilità e le problematiche della zonazione

Zonazione-Barolo-Cannubi

Zonazione-Barolo-Cannubi

Di Donatella Cinelli Colombini

Vantaggi e problemi di dividere una denominazione in piccole porzioni con caratteri omogenei: le sottozone. I giornalisti ne parlano, gli appassionati più integralisti le chiedono come strumento per preservare la “purezza” dei loro vini del cuore, ma in realtà ci sono etichette di fama internazionale, come il Grange, il “first growth” australiano, per il quale, ogni anno, si scelgono uve di vigneti e zone diverse. C’è da chiedersi dunque se la zonazione offra reali vantaggi, oppure complichi il lavoro dei produttori italiani già costretti in un labirinto di norme e di burocrazia. A Montalcino, ad esempio, molte cantine ricevono uve da vigneti situati in zone diverse del comprensorio del Brunello ed è proprio questo blend di caratteri leggermente dissimili a dare poi lo stile che

Rioja-zonazione

Rioja-zonazione

contraddistingue sul mercato quella specifica marca. Nel 2012 Kerin O’Keefe editor e assaggiatrice del Wine Enthusiast lanciò la proposta di dividere il territorio del Brunello in 6 comprensori suscitando grandi polemiche.
A Montalcino si coltivano 2.100 ettari di vigneti costantemente rivendicati per una produzione di 9 milioni di bottiglie di Brunello. Un’area che appare piccola per essere ulteriormente frazionata, tuttavia c’è chi, con grandezza simile, ha percorso la strada della zonazione. Il Barolo ha una superficie di 1900 ettari di vigneti, per una produzione di circa 13 milioni di bottiglie all’anno. In questo territorio la zonazione è stata il riconoscimento delle dizioni storiche (ad esempio Cannubi) e di analisi sulla vocazionalità dei terroir iniziata alla fine dell’Ottocento e proseguita con il coordinamento della Regione Piemonte, arrivando a confini amministrativi-agronomici e compromessi, nel rispetto di situazioni preesistenti, che hanno scatenato conflitti feroci a suon di sentenze amministrative.

Violante e MTV Toscana a “tutto foco”

Vi aspettiamo al Casato Prime Donne domenica 11 dicembre per Cantine aperte a Natale e gli altri 2 appuntamenti con Violante e il Movimento turismo vino

Violante-MTV-Incomunicazione-del-Vino

Violante-MTV-Incomunicazione-del-Vino

Di Donatella Cinelli Colombini

Un convegno intitolato L’incomunicazione del vino” con Lorenzo Baglioni attore e comico fiorentino. E’ lui la dimostrazione vivente di un nuovo modo di comunicare dove contenuti, anche seri e persino difficili, diventano ironici, coinvolgenti e capaci di cambiare la sensibilità di un grande numero di persone. Con il video “Vengo anch’io no tu no” ha diffuso un messaggio cantato, provocatorio ma divertente, sulle barriere architettoniche che escludono, dai luoghi della vita quotidiana, chi non cammina. Quasi 200.000 visualizzazioni e una viralità che ha riguardato soprattutto i giovani. Altro che libri e articoli … questo arriva dritto al cuore!
Per questo il titolo “L’incomunicazione del vino” con un evidente errore ortografico che evidenzia la necessità di parlare di vino in modo moderno “a modo nostro” come scrive la Presidente del Movimento del Turismo del Vino della Toscana – 32 anni –Violante Gardini (la mia peperina figlia Cinellicolombini Jr). Il convegno avrà luogo alla Stazione Leopolda di Firenze durante Food&Wine in Progress 2016 organizzato dall’Associazione Sommelier AIS. Oltre al moderatore Giovanni Pellicci ci saranno anche, fra i relatori, Antonello Maietta, Presidente AIS,  Luisa Calvo Comunication Manager Frescobaldi e Silvia Fiorentini Responsabile della comunicazione del Consorzio Chianti Classico che durante le anteprime dei vini di Toscana ha proposto una festa in discoteca per celebrare le nuove annate. Andateci sarete ospiti graditi.

Capodanno in agriturismo con Brunello experience

Esperienze con il vino e soprattutto col Brunello che divertono e arricchiscono di conoscenze e insieme alla cucina storica rendono memorabile la vacanza

capodanno-Fattoria-del-Colle

capodanno-Fattoria-del-Colle

Alla Fattoria del Colle i soggiorni nel periodo di Capodanno sono dedicati alle coppie, ai gruppi di amici e alle famiglie anche allargate a cani e gatti. Ogni giorno ci sono almeno due attività per entrare nell’affascinate mondo dei grandi vini e della tradizione Toscana in armonia con la campagna intorno e la fattoria che riportano indietro nel tempo.
Soggiorni di tre giorni (2 notti) durante i quali i grandi vini sono protagonisti di esperienze gli appassionati: assaggi itineranti con musica e storia, assaggi verticali di Brunello, visite in cantina, cene degustazione e persino la produzione del proprio vino Supertuscan. I bambini potranno giocare a panforte e anche imparare a preparalo. Gli amanti del wellness scopriranno il piacere di bere un calice immersi nella jacuzzi oppure nella vasca di legno di ginepro per la vinoterapia, il vino può arrivare anche sulla pelle con i

Agriturismo-villa-Archi-capodanno

Agriturismo-villa-Archi-capodanno

massaggi.
Il soggiorno in agriturismo si riempie di emozioni e esperienze entusiasmanti con un programma di iniziative davvero senza eguali particolarmente ghiotto per i “Brunello lovers” cioè gli ammiratori del grande vino di Montalcino o chi aspira a diventarlo. Per loro sono in programma tre vere chicche e una sorpresa.

I cinesi vincono il Championnats du Monde de Dégustation

I nostri diciottesimi su 21 concorrenti. Il Championnats du Monde de Dégustation della « Revue du Vin de France>> si basa sull’assaggio bendato di 12 vini

Vincitori-cinesi-del-Championnats-du-Monde-de-Dégustation

Vincitori-cinesi-del-Championnats-du-Monde-de-Dégustation

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Casato Prime Donne
Il risultato chock ha fatto il giro del mondo perché nessuno si aspettava una simile performance da parte della squadra di assaggiatori cinesi. Invece la loro vittoria del Championnats du Monde de Dégustation è stata netta 108 punti, davanti alla “nazionale” di Francia che ne ha ottenuti 102 e al team USA con 100 punti. Per i nostri sommelier FISAR Andrea Podazza, Stefania Turato, Valerio Sisti, Alessandro Barbieri e il coach Pierre-Yves Challier un risultato davvero deludente di 48 punti superati dalle squadre di Paesi, in certi casi, molto piccoli e meno blasonati del nostro: Belgio, Principato di Andorra, Sudafrica,

team-italiano-al-Championnats-du-Monde-de-Dégustation

team-italiano-al-Championnats-du-Monde-de-Dégustation

Finlandia, Lussemburgo, Polonia, Spagna, Regno Unito, Russia, Svizzera, Svezia, Ungheria, Portogallo e Argentina. Peccato perché, anche se in parte imputabile alla sfortuna, la figuraccia resta.
L’assaggio bendato ha riguardato 12 vini rappresentativi di zone produttive e vitigni molto importanti e con qualche concessione alle aree emergenti: 4 vini francesi, e poi una proposta per Australia, Nuova Zelanda, Spagna, USA, Sud Africa, Germania, Libano e Italia rappresentata da un Sangiovese Fontalloro 2010 di Felsina.

Migliori vini del mondo degli ultimi 25 anni

La classifica delle classifiche: i vini che hanno ottenuto i punteggi più alti dalla critica più influente del mondo. Predominio francese, anzi bordolese

Migliori-vini-del-mondo-chateau-d-yquem-sauternes-1er-cru-classe-2011

Migliori-vini-del-mondo-chateau-d-yquem-sauternes-1er-cru-classe

Di Donatella Cinelli Colombini

Sam Behrend ha cercato i migliori vini del mondo, partendo da quelli con il massimo giudizio di 100 centesimi negli ultimi 25 anni da parte di Robert Parker’s Wine Advocate, Wine Spectator, James Suckling, Vinous e Jancis Robinson (quest’ultima formula i giudizi in ventesimi) ed ha tirato fuori 500 referenze.
La Francia fa la parte del leone con quasi la metà delle etichette, seguita dai vini USA che sono il 20% del totale e poi arrivano i vini italiani. Esaminando più attentamente l’elenco Sam Behrend ha notato che Bordeaux ha quasi 100 vini con il massimo punteggio tallonata dalla Valle del Rodano con quasi altrettanti mentre sorprendentemente solo una dozzina di bottiglie della Borgogna hanno toccato l’olimpo dei 100/100. Situazione singolare visto che sono proprio questi ultimi i vini più cari.

Migliori-vini-del-mondo-chateau-margaux

Migliori-vini-del-mondo-chateau-margaux

In nessun caso c’è un’assoluta unanimità di giudizio. Bisogna tornare indietro fino al 1961 per trovare un vino che abbia messo d’accordo tutta la critica ottenendo il punteggio più alto da tutti. Si trattava Paul Jaboulet Aîné Hermitage La Chapelle.
Dopo la sua certosina ricerca Sam Behrend ha trovato solo cinque vini con il massimo punteggio da parte di 3 critici, due hanno colpito al cuore 4 assaggiatori ma nessuno ha fatto l’en plein.
Ed ecco i campioni:
1) 2001 Château d’Yquem, Sauternes con un punteggio medio di 99/100. Yquem è il solo Sauternes “Premier Cru Supérieur” per essere stato scelto fra i migliori vini di Francia nella celebre classifica del 1855, classifica che comprende anche i due Château sottostanti.