Donatella Cinelli Colombini vi presenta il Rosso di Montalcino 2021 nato in un’annata strepitosa. Mai prima d’ora 4 super vendemmie una dietro l’altra a Montalcino
La serie di vendemmie straordinarie di Montalcino non sembra volersi fermare: 2019, 2020, 2021 e 2022. Mai prima d’ora la terra del Brunello aveva messo in fila una sequenza altrettanto sfolgorante.
Ogni annata con caratteristiche diverse per creare la voglia e la curiosità di assaggiarle tutte. Il Rosso di Montalcino offre questa opportunità piuttosto velocemente ed ecco il 2021 vigoroso e vellutato dopo sei mesi trascorsi in botte.
La denominazione giovane di Montalcino vive un periodo di particolare successo. Una crescente richiesta del mercato che ha letteralmente svuotato le cantine, degustazioni monografiche da parte di Sommelier e giornalisti, un evento che lo mette in risalto “RED Montalcino” e un numero di articoli mai visto prima. E’ insomma un vino di tendenza che piace ai giovani wine lovers per la sua bevibilità e per lo stile piacevole e comprensibile.
Le date dei corsi Wset dell’autunno 2022 alla Fattoria del Colle in Toscana. Nel periodo dei tartufi bianchi per unire piacere e studio, teoria e pratica
WSET-SEDE-PERIFERICA-GESTITA-DA-SANDRA-MAZZINGHI
Da un anno la Fattoria del Colle è sede dei corsi Wset – Wine & Spirit Education Trustcome sede periferica gestita dalla docente Bianca Mazzinghi(per prenotare). I prossimi corsi ci saranno il 18-20 novembre e saranno per il II° livello del celebre diploma, quindi in lingua inglese.
La Fattoria del Colle offre un modo inedito di insegnare in un’amplissima sala con panorama sulle vigne, all’interno di un piccolo borgo rurale cinquecentesco in cui ci sono la cantina e il ristorante in cui gustare le prelibatezze autunnali: il nuovo olio EVO e il tartufo bianco delle Crete senesi. In altre parole è possibile unire la teoria della lezione frontale con la pratica produttiva e lo studio con i piaceri del palato.
LA FATTORIA DEL COLLE SEDE PRIFERICA DEI CORSI WSET
L’antico fienile, dove si svolgono le lezioni, ha una sala panoramica recentemente restaurata (90m2) e attrezzata con schermo e proiettore, microfoni e climatizzazione, tavoli, frigo e bagni.
La Fattoria è in un punto baricentrico, si trova nel Chianti DOCG e nell’Orcia DOC, è accanto ai distretti enologici di Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano e Chianti Classico. A 30 minuti da Siena e a 50 da Perugia. Dista 18 km dall’uscita Valdichiana dell’A1.
Qualità altissima delle uve per omogeneità della maturazione e sanità dei grappoli ma quantità scarsissima e rese basse. Un’annata anticipata e da botte grande
<<Bella ma non pesa niente>> era l’ironica sintesi dei miei vignaioli nel descrivere la loro uva. Una sagacia e una sintesi tipicamente toscane per raccontare un’annata sofferta e una vendemmia a due facce. Grappoli di Sangiovese piccoli, spargoli, perfettamente maturi con acini di piccolo calibro …. L’uva che ogni produttore sogna ma ….. poca uva e con pochissimo liquido dentro.
VENDEMMIA ANTICIPATA, SCARSA MA CON UVA PERFETTE
Questa è la conclusione dell’anno più caldo della storia umana raccontata dai vigneti di Sangiovese della Toscana dove questa vite è la regina incontrastata del paesaggio agricolo. Una pianta rustica che si è acclimatata in questa regione da secoli superando gli optimum – periodi caldi e le “piccole glaciazioni”. Forse per questo ha resistito piuttosto bene al caldo e a un periodo arido di quasi sette mesi.
Vendemmia con 15 giorni di anticipo sul calendario. Una difficoltà enorme a trovare raccoglitori che ha fatto salire fino a 10€ netti all’ora le retribuzioni e ha costretto aziende come la mia, che non lo avevano mai fatto, a prendere una squadra esterna di vendemmiatori per affiancarla alla propria.
Oltre 1.000 cantine di tutte le regioni italiane con la Toscana in posizione dominante per numero di aziende aperte al pubblico e per dimensione dei servizi offerti. Paolo Massobrio e Marco Gatti hanno selezionato le imprese da recensire in base a due requisiti: la presenza di un’esperienza con il vino a pagamento e l’appartenenza al gruppo di cantine che, negli ultimi vent’anni hanno ricevuto il riconoscimento TOP Hundred. Un premio che viene assegnato a ogni edizione di Golosaria evento che celebra il meglio dell’artigianato del gusto in Italia e si svolge a Milano all’inizio di novembre. Anch’io sono fra i premiati.
Le vigne di Sangiovese hanno sopportato stoicamente il caldo e la sete, alleviata dalle piogge di luglio. E’ prevista una vendemmia anticipata e scarsa
Il termometro è stato inventato da Galileo Galilei nel 1607 e poco per volta, l’uomo ha misurato e registrato le temperature. Dei dati certi esistono dall’inizio dell’Ottocento e mai c’era stato un anno più caldo del 2022. Quello che stiamo vivendo ha battuto tutti i records. Anche se confrontato con gli ultimi caldissimi, trent’anni il 2022 mostra un grado in più e la metà delle piogge rispetto alla media.
Il 6 agosto è stata la punta, l’Italia è un altoforno: la temperatura massima di Firenze è 37°C quella de Il Cairo 33°C. In realtà le centraline dei vigneti del Casato Prime Donne a Montalcino e della Fattoria del Colle nella Doc Orcia segnano 38°C.
Le vigne stanno sorprendentemente bene, specialmente alla Fattoria del Colle dove, negli ultimi due mesi sono caduti 70 mm di pioggia mentre a Montalcino le precipitazioni sono iniziate a luglio per un totale di 45mm. Detto così sembra un valore quasi normale ma è la siccità dei mesi precedenti che non è normale e ha fatto abbassare il Po fino a renderlo traversabile a piedi, dall’Emilia Romagna alla Lombardia, come fosse un torrente.
Intervista a Donatella Cinelli Colombini su Cantine Aperte e l’attualità del turismo del vino italiano con qualche sbirciatina sulle Donne del Vino e il futuro privato
Le giornate si fanno sempre più lunghe, calde e dopo due anni difficili si respira aria di … vigna. Il mondo del vino e più in generale dell’Enoturismo ha vissuto un periodo molto difficile ma che ha permesso agli operatori di ripensare il modo di proporre le esperienze ed il modo di accogliere tutti gli appassionati.
E’ stato un periodo di riflessione, attesa e preparazione, dove le cantine si sono scrollate di dosso la polvere e si sono vestite a festa per una riapertura in grande stile.
Quest’anno infatti “Cantine Aperte” festeggia le 30 edizioni, l’iconica manifestazione che ha trasformato nel profondo il mondo del vino e cambiato per sempre il concetto di cantina trasformandola in un aggregatore di turismo, cultura, arte e spettacolo.
Abbiamo il piacere di ripercorrere questi anni insieme a Donatella Cinelli Colombini, Presidente dell’Associazione Nazionale Donne del Vino nonché ideatrice e fondatrice del Movimento Turismo del Vino e di Cantine Aperte ed Emanuela Tamburini, Presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana.
La cantina Casato Prime Donne di Montalcino nel 10% delle migliori attrazioni del mondo scelte dai viaggiatori attraverso le loro recensioni su TripAdvisor
Travellers’Choice Award TripAdvisor 2022 al Casato Prime Donne di Montalcino
Il 3 luglio 2022 la cantina di Brunello Casato Prime Donne ha ricevuto l’annuncio di essere la vincitrice del Travellers’ Choice Award per la categoria esperienze nel settore vigne e cantine. Il riconoscimento è stato assegnato grazie alla valutazione dei viaggiatori che l’hanno visitata recensendola molto positivamente su TripAdvisor.
TRIPADVISOR MAGGIOR PORTALE DI RECENSIONI TURISTICHE AL MONDO, ORIENTA MILIONI DI VIAGGIATORI OGNI MESE
I Travelers’ Choice Awards nascono nel 2002 e vengono assegnati ogni anno in base a criteri oggettivi, i vincitori sono infatti scelti dai viaggiatori di tutto il mondo in base alla loro soddisfazione.
C’è da chiedersi come faccia una classifica vecchia di 166 anni ad essere così graniticamente credibile nella mente di chi fa business oppure è un semplice appassionato di vino. Sta di fatto che i 4 Premier Grand Cru Classé – First Growth individuati nel 1855 sono tutti schierati all’inizio della classifica dei vini di Bordeaux più cercati online. Le due sole eccezioni sono Château Mouton Rothschild, che si è aggiunto al gruppo di testa nel 1973 e Petrus il più prestigioso produttore di Merlot al mondo.
LA CLASSIFICA DEI BORDEAUX PIU’ CERCATI ON LINE RICAVATA DA WINE SEARCHER
A Montalcino, per la prima volta, si sono susseguite 3 vendemmie straordinarie 2019, 2020 e 2021. Quella di mezzo è straordinaria per profumi e pienezza gustativa
Mai prima d’ora c’era stata una sequenza altrettanto favorevole. Un grande regalo per i vignaioli ma anche una grande sfida perché le tre annate hanno avuto caratteristiche diversissime fra loro e quindi andavano interpretare in modo diverso.
Il 2020 era iniziata male con una piccola gelata durante il germoglio (18-23 marzo) che ridusse la quantità d’uva. L’inverno è stato mite e arido. La pioggia arrivò a giugno in modo molto abbondante, per tutto il mese. Il caldo è iniziato a metà luglio ed è durato fino a settembre quasi senza piogge ma con una forte differenza di temperatura fra la notte e il giorno. Al momento della vendemmia, gli acini dell’uva erano molto piccoli, perfettamente maturi e con vinaccioli totalmente lignificati. Hanno dato origine a mosti coloriti e profumati con la tipica croccantezza delle grandi annate di Sangiovese.
Il Rosso di Montalcino 2020proviene dagli stessi vignetiBIOLOGICI del Brunello. Sono le enologhe del CasatoPrime Donne, poco prima della vendemmia, a dividere i vigneti in piccole parcelle assaggiando l’uva. Quelle da usare per il Rosso di Montalcino devono avere una buona componente di polifenoli e alcol potenziale ma inferiore rispetto a quelle che produrranno il vino destinato al lungo invecchiamento. Il Rosso di Montalcino deve infatti donare appagamento a chi lo beve nei primi anni vita.
Cantine aperte come vetrina delle nuove proposte enoturistiche del Casato Prime Donne a Montalcino, solo su prenotazione a numero chiuso
Cantine-aperte-2022-Casato-Prime-Donne-Montalcino
28-29 maggio 2022 Cantine aperte al Casato Prime Donne di Montalcino. L’evento creato proprio da Donatella Cinelli Colombini nel lontano 1993, torna ogni anno in primavera e diventa un appuntamento importante per mostrare le nuove esperienze col vino. Si tratta infatti di una vera festa dell’enoturismo che attrae visitatori alle prime armi ma anche veri appassionati che hanno già sperimentato quasi tutto. Per questo è stato studiato un programma con 3 proposte diverse, tutte molto intriganti e inconsuete. Saranno solo su prenotazione per un massimo di 25 persone ciascuna in modo da evitare affollamenti ancora problematici soprattutto al chiuso.
BRUNELLO EXPERIENCE – SABATO 28 MAGGIO ORE 16
Visita in vigna e in cantina, aneddoti e assaggi itineranti.
E’ bellissimo vedere i propri vini nell’Insider del Wine Spectator. anteprima settimanale di Wine Spectator che arriva ai wine lovers e collezionisti di tutto il mondo. E’ come vedere il proprio gioiello nella vetrina di Cartier in Place Vendome a Parigi cioè nella città della moda e nel punto più visibile per i milionari più glamour.
I Brunello 2017 di Donatella Cinelli Colombini nell’Insider Ws sono due e entrambi con 93 centesimi. Ottimo risultato che il nostro Importatore USA ha immediatamente rilanciato sui social.
LA DESCRIZIONE DELL’ANNATA 2017 DI BRUNELLO DA PARTE DI BRUCE SANDERSON
Magistrale, per sintesi e efficacia, la descrizione della vendemmia 2017 da parte di Bruce Sanderson <<L’inverno è stato mite e piovoso fino a marzo, quando le temperature sono aumentate, portando a un germogliamento precoce. A metà aprile si è verificata una gelata che ha provocato alcuni danni. Tuttavia, l’impatto maggiore è stata la siccità da maggio ad agosto, con temperature elevate in luglio e agosto …. La pioggia di metà settembre ha rinfrescato le viti e ravvivato l’uva>>.
Due anni di sosta Covid e un super Vinitaly pienissimo di espositori e di buyer esteri. Il vero protagonista sono le donne: Donne del Vino … e non solo
Vinitaly 2022-backstage-dello-stand-Violante e Debora-con le bottiglie-di-Donatella-Cinelli-Colombini
Ovviamente ci sono le mascherine, i limiti di accesso negli stand …. Ma il Vinitaly riparte più forte di prima e piacevolmente diverso con un maggior ricorso all’elettronica nell’incrocio fra le cantine e i compratori esteri. 4.400 aziende, 19 nazioni, 700 top buyer, 17 padiglioni, 30 convegni, 76 degustazioni …
Ci piace!
VINITALY 2022 DELLE MIE CANTINE – PAD. 6 STAND D4
Ho l’invito per il meraviglioso show dinner inaugurale dedicato a La Grande Bellezza con i piatti di Davide Oldani!
Robert Parket-Wine Advocate premia i nuovi Brunello di Donatella Cinelli Colombini con ottimi ratings e anche il Rosso di Montalcino con 90/100
Brunello-Prime-Donne-2017-Robert-Parker- 94/100
E’ sempre un grande piacere ricevere giudizi positivi sui propri vini e quando sono tanti è davvero una festa. Generalmente le cantine si accorgono della pubblicazione di un buon rating per l’arrivo degli ordini. In questo caso Violante Cinelli Colombini, responsabile del commerciale, ha ricevuto una consistente prenotazione dal Canada e poco dopo un’alta dagli USA, <<deve essere uscito un buon punteggio>> ha detto sorridendo. Poco dopo ha letto la bella notizia nel sito di Wine Advocate-Robert Parker: 95+ al Brunello Riserva 2016. 94/100 al Brunello 2017 “Prime Donne”. 93/100 al Brunello 2017 e un bel 90/100 al Rosso di Montalcino 2019. Questo è forse è il risultato più spettacolare perché riguarda un vino che non fa parte dell’olimpo enologico montalcinese bensì delle schiere più giovani e meno costose.
Tutti questi vini provengono dalla cantina di Donatella Cinelli Colombini a Montalcino Casato Prime Donne che dal 2018 è certificata BIO.
Vediamo uno per uno i giudizi e le descrizioni scritte dalla bravissima Monica Larner, editor per il vini italiani di Wine Advocate -Robert Parker e ottima giornalista dall’indole esplorativa.
95+ BRUNELLO DI MONTALCINO RISERVA 2016
Setoso e raffinato, mostra anche la potenza e l’intensità che caratterizzano il clima di questa classica annata. I tannini del vino, la freschezza, il sapore del frutto, ricco e armonico, fanno in modo che nessun elemento sovrasti l’altro. C’è una croccantezza o una tensione sul finale che sottolinea la qualità del Sangiovese di questa vendemmia.
Donatella Cinelli Colombini, di nuovo innovatrice, propone esperienze col vino “su misura” per soddisfare i diversi tipi di turisti del vino post covid
I TURISTI DEL VINO NON SONO TUTTI UGUALI E NON HANNO TUTTI GLI STESSI DESIDERI
Donatella Cinelli Colombini che, ha inventato la giornata Cantine Aperte e insegna wine hospitality nei master, sa anche che i turisti del vino sono un piccolo esercito composto da persone con profili e attese diverse: ci sono quelli solo incuriositi, i veri appassionati e i Brunello lovers, ci sono gli incontentabili desiderosi di esclusività straordinarie, ma c’è anche ci vuole trascorrere il suo tempo libero imparando in modo giocoso. I turisti del vino sono cambiati rispetto al 2019, quando nessuno conosceva il Covid, e soprattutto desiderano cose diverse. Oggi, chi arriva nei territori del vino, è un cacciatore di emozioni che vuole immergersi in una campagna senza pesticidi, coltivata da chi è appassionato, tradizionalista ma anche disposto a condividere.
<< A questa moltitudine diversificata la stragrande maggioranza delle cantine italiane propone un solo tipo di esperienza: visita fra tini e botti con spiegazione dei processi produttivi e degustazione>> dice Donatella <<Questo è sbagliato>>.
DALLA TEORIA ALLA PRATICA: 4 ESPERIENZE PER I TURISTI DEL BRUNELLO
Ecco che la Cinelli Colombini passa dalla teoria alla pratica e invece di limitarsi a scrivere manuali sull’accoglienza enoturistica, ha deciso di dare l’esempio progettando 8 esperienze per i visitatori nelle sue cantine del Casato Prime Donne nel Brunello e della Fattoria del Colle nel Chianti e nella Doc Orcia. Molte delle degustazioni sono accompagnate da piccoli assaggi di “cacio” pecorino, olio extravergine di fattoria e pane toscano sciapo, cioè senza sale.
4 proposte per chi arriva a Montalcino spinto da curiosità diverse: alcuni sanno poco o niente di vino e conoscono il Brunello quasi solo per sentito dire. In questo caso c’è un’esperienza più semplice e a prezzo più basso. Poi ci sono due proposte per i wine lovers sempre alla ricerca di nuove emozioni e nuove conoscenze sul Brunello: la prima più incentrata sull’assaggio -dalla botte fino alle grandi annate- la seconda più inconsueta è stata studiata dal Sommelier musicista Igor Vazzaz, un assaggio itinerante associato alla musica. Infine c’è qualcosa di davvero unico a cui Donatella ha deciso di partecipare personalmente. Prevede l’assaggio del suo Brunello più esclusivo in edizione limitata, accompagnato da formaggi vincitori di premi internazionali.
Gli studi dell’Università di Bordeaux sui lieviti “di terroir” rivoluzionano le convinzioni sulle vinificazioni spontanee: i lieviti indigeni sono ininfluenti
I lieviti indigeni sono troppo pochi e troppo simili a tutti gli altri per influenzare le caratteristiche del vino. Questo emerge dagli studi di Isabelle Masneuf-Pomarède presentati alla Cité du Vin a Bordeaux che ha scatenato reazioni in tutto il mondo.
L’argomento è complesso e per capirne i caratteri bisogna spendere qualche parola in più.
LUIGI MOIO E LE FERMENTAZIONI SPONTANEE
E’ qualcosa su cui Luigi Moio batte da tempo dicendo che le fermentazioni spontanee sono capaci di creare più rischi che benefici, sorprendentemente proprio nelle buone vendemmie.
Ora arriva una prova scientifica che tocca un nervo scoperto della comunità del vino: i lieviti indigeni sono troppo pochi e troppo simili agli altri per caratterizzare il vino in modo territoriale. Quasi a dire che i caratteri quasi “dialettali” derivanti dalle fermentazioni spontanee sono collegabili agli effetti dei lieviti apiculati e ossidativi che si bloccano solo quando l’alcool comincia a salire e l’ossigeno comincia a scarseggiare lasciando spazio ai lieviti fermentativi. Secondo Luigi Moio, essi <<producono anche rilevanti quantità di “scarti” indesiderati, il principale dei quali è l’acido acetico>> già questo è un bel problema (e spiega la maggiore durata delle fermentazioni spontanee) ma ce n’è anche un altro <<alcuni ceppi, sia tra quelli lenti sia tra quelli rapidi …. possono generare quantità sensorialmente percepibili di odori repulsivi d’idrogeno solforato o di anidride solforosa>>.
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