brunello Tag

Salerno città di Wine Business e di peccati di gola

Il Corso di Wine Business dell’Università di Salerno è l’occasione per insegnare enoturismo e scoprire i migliori ristoranti dell’area salernitana. Ecco quali sono

Corso-wine-business-Università-di-Salerno-Giuseppe-Festa-Donatella-Cinelli-Colombini e gli-studenti

Corso-wine-business-Università-di-Salerno-Giuseppe-Festa-Donatella-Cinelli-Colombini e gli-studenti

Di Donatella Cinelli Colombini

Insegnare mi piace moltissimo. Mi piace trasmettere le cose che ho imparato nel corso degli anni, mi piace incontrare  docenti amici con gli stessi interessi e un talento speciale ma oltre a questo mi piace abbinare alle docenze delle esperienze gastronomiche memorabili.

CORSO IN WINE BUSINESS DELL’UNIVERSITA’ DI SALERNO

Non sempre è possibile, a volte devo ripartire subito ma quando posso fermarmi mi lascio andare alle tentazioni gastronomiche. Questo è uno dei motivi per cui insegnare al corso di Wine Business dell’Università di Salerno, diretto da Giuseppe Festa è un appuntamento annuale che mi attrae moltissimo. Il corso è giunto quest’anno all’ottava edizione e prepara i futuri manager del vino. Io  insegno dall’inizio e, in certi anni, ho avuto studenti davvero smart con cui poi sono rimasta in contatto. Si tratta di adulti che già lavorano, persone che puntano in alto e stimolano  i docenti con commenti e domande  intelligenti.
Dopo il dovere il piacere e quindi dopo la lezione, che si conclude con la degustazione (Brunello, Orcia Cenerentola, IGT Supertuscan ), c’è sempre una cena da fare venire

Pensando-a-te-Baronisi-dopo-il-corso-di-Wine-Business

Pensando-a-te-Baronisi-dopo-il-corso-di-Wine-Business

l’acquolina in bocca.

LA MAPPA GOLOSA DEI MIGLIORI RISTORANTI DEL SALERNITANO

Il Professor Festa è un cultore della buona tavola e mi ha fatto scoprire i ristoranti che meglio esprimono la tradizione e l’innovazione nella cucina salernitana. Ecco l’elenco:
Casa del Nonno 13 a Mercato Saraceno
Pappa Carbone a Cava dei Tirreni
Pizzeria Madison (campione del mondo di pizza) ad Avellino
Acquapazza a Citara
Il Timone a Salerno
Pensando a te a Baronissi
Un mappa golosa molto diversificato che comprende un campione mondiale di pizza, locale dove, chi è celiaco come me, può assaggiare il più celebre piatto campano nella sua versione migliore.
I ristoranti sono tutti orientati sull’alta cucina salvo quello di Salerno che, per soddisfare la mia predilezione per il pesce freschissimo preparato con semplicità, è stato scelto per essere un’eccellenza della tradizione campana.

Wine Searcher: l’interesse per i vino italiano cresce

Nel 2018 gli utenti di Wine Searcher il portale con i prezzi di tutti i vini del mondo hanno fanno 151 milioni di ricerche: 47% sui francesi e 16% sui nostri

WineSearcher-App-2016

WineSearcher-l’interesse-sul-vino-italiano-cresce

Di Donatella Cinelli Colombini

Wine searcher è un enorme portale, con base in Nuova Zelanda, in cui confluiscono le proposte commerciali delle migliori rivendite di tutto il mondo. Chi vuole sapere il prezzo di un determinato vino può cercarlo con il nome oppure fotografare la sua etichetta. Riceverà la lista dei prezzi e dei negozi in cui comprarlo compreso l’e-commerce. Poi potrà dare il suo giudizio.

WINE SEARCHER IL PORTALE CON I PREZZI DI TUTTI I VINI DEL MONDO

I Paesi dove Wine Searcher viene maggiormente usato sono Stati Uniti, dal quale provengono un terzo di tutte le ricerche dei vini, seguito da Regno Unito, Cina, Hong Kong e Francia. Da notare che il 30% della popolazione statunitense non beve vino mentre l’utilizzo di Wine Searcher corrisponde al 10% degli abitanti evidenziando una fortissima abitudine a verificare on line le proprie scelte oppure, come ipotizza Don Kavanagh, un rapporto quasi ossessivo con il vino. Un atteggiamento che riguarda soprattutto la Gran Bretagna dove gli utenti sono il 12% della popolazione totale. Tuttavia i più entusiasti di Wine-Searcher sono

WINE SEARCHER

WINE SEARCHER-il-super-portale-con-i-prezzi-di-tutti-i-vino

gli abitanti di Hong Kong. Infatti gli abitanti dell’ex colonia britannica sono solo 7,5 milioni di persone e le ricerche sul portale enoico neozelandese equivalgono all’80% di essi.

L’INTERESSE PER I VINI ITALIANI DA PARTE DEGLI UTENTI WINE SEARCHER

Nel 2019 le ricerche dei vini italiani, nell’immenso data base di Wine Searcher, sono cresciute toccando il 16,4% mentre, purtroppo, l’offerta dei rivenditori non ha preso la scia ed è ancora il 16,9% del totale dei vini listati. Situazione opposta per le bottiglie a stelle e strisce la cui proposta è aumentata al 22,4% pur riscuotendo meno interesse che in passato (14,9%) da parte degli utenti.

Hong Kong, James Suckling, Cina e il Brunello

A Hong Kong con le 100 cantine italiane scelte da James Suckling. In Cina con il Brunello fra i grattacieli di Shanghai, Hangzhou, Shenzen, Guangzhou, Zhuhai

James-Suckling-Hong-Kong- Great-wines-of-Italy-2019

James-Suckling-Hong-Kong- Great-wines-of-Italy-2019

Di Donatella Cinelli Colombini

Dopo il piovosissimo autunno italiano Hong Kong sembra il paradiso. Temperature primaverili, sole e una città sfavillante dove le vetrine traboccano di prodotti luxury. La città è un immenso centro commerciale del lusso lungo le strade e dentro i grattacieli collegati da passerelle coperte. Dalla baia lo spettacolo notturno sbalordisce, sembra di essere dentro un cartone animato gigantesco con centinaia di grattacieli si colorano di disegni e luci.

HONG KONG IL PARADISO DEL LUSSO E I DANNI DELLE PROTESTE

Io e mio marito Carlo Gardini non vediamo gli studenti protagonisti delle proteste di cui hanno parlato i media di tutto il mondo, ma incontriamo gruppi di poliziotti in assetto anti sommossa e leggiamo sui quotidiani il resoconto dei danni che hanno fatto: 85 delle 94 principali stazioni della metropolitana danneggiate e 62 delle più piccole. Distrutti 1800 tornelli 1100 macchine di biglietteria, 1200 telecamere di sorveglianza e 170 fra scale mobili e ascensori. Se questi sono i danni visibili, quelli più disastrosi sono i danni all’economia di Hong Kong dove il turismo è letteralmente collassato. A ottobre il calo degli arrivi è stato del 43,7% rispetto allo stesso mese del 2018.
Gli effetti sulla ristorazione sono stati pesantissimi: 300 ristoranti chiusi dallo scorso giugno. Per il vino italiano è un disastro perché gli importatori non vendono e quindi non

Bucci-CinelliColombini-Cortonesi-Bindocci-Hong-Kong- Great-wines-of-Italy-2019

Bucci-CinelliColombini-Cortonesi-Bindocci-Hong-Kong- Great-wines-of-Italy-2019

comprano.

JAMES SUCKLING GREAT WINES OF ITALY A HONG KONG

L’evento di James Suckling Great Wines of Italy 2019 è stato un segno di forte incoraggiamento verso la filiera commerciale del vino italiano e questo ha prodotto un afflusso senza precedenti al wine tasting organizzato in modo impeccabile all’interno del Four season. Duemila persone con tantissimi importatori, buyer e ristoratori.
Gli operatori di Hong Kong non si arrendono ma sono preoccupati. Tutti vogliono mantenere la libertà del loro paradiso dorato ma temono gli effetti delle proteste e non capiscono cosa sta realmente accadendo perché fra i 1100 arrestati al Politecnico solo 46 erano realmente studenti.
Io e Carlo andiamo nella zona più suggestiva di Hong Kong per la cena di benvenuto ai produttori italiani nel nuovo locale very cool “James Suckling wine central”. Partecipiamo a una cena e a un pranzo nel ristorante Giando del nostro importatore dove incontriamo manager e imprenditori italiani e cinesi. La preoccupazione è generalizzata anche fra quelli che si occupano di moda <<se la situazione non si normalizza e i cinesi non tornano è un disastro>>.
Speriamo che l’incoraggiamento dei 100 produttori italiani scelti da Suckling serva a aiutarli, anche psicologicamente.

IL GIGANTE CINESE E LA CITTA’ DI ALIBABA

In Cina invece l’economia è in piena corsa. Gli effetti dei dazi USA ci sono ma meno del previsto.
Tutti i cinesi  hanno gli occhi fissi sui telefonini e il contante non circola quasi più perché persino le patatine nel distributore automatico vengono pagate col cellulare.

Brunello Prime Donne 2015 un vino da sposare

Grande annata di Brunello 5 stelle adatto al lungo invecchiamento e alle ricorrenze importanti. Chi ha avuto un figlio nel 2015 può conservarlo per le sue nozze

Il Brunello di Montalcino Prime Donne viene prodotto solo nelle annate migliori. E’una piccola selezione di 6.000 bottiglie destinate a ristoranti e enoteche di alto livello di tutto il mondo.
E’ il primo Brunello prodotto e pensato al femminile. Infatti la cantina che lo produce, il Casato Prime Donne a Montalcino, è la prima in Italia con un organico di sole donne, enologa compresa. Inoltre è il primo vino rosso a lungo invecchiamento che viene seguito, dalla nascita all’imbottigliamento, da un pannel di 4 espertissime assaggiatrici internazionali: una enotecaria, una sommelier e due Master of Wine: Astrid Schwarz, Daniela Scrobogna, Rosemary George MW a cui sta per aggiungersi la svedese Madeleine Stenwreth MW. Sono loro a scegliere il vino fra le diverse vigne di Sangiovese Brunello, decidono il tipo di botte di rovere e infine il blend fra il vino di più fusti in legno.

Ovviamente il Brunello Prime Donne piace molto anche agli uomini ed ha ottimi rating nella principale stampa internazionale, ma è anche una bandiera per il vino al femminile. Infatti, nel 1998 quando Donatella

Brunello-Prime-Donne-2015-Montalcino

Brunello-Prime-Donne-2015-Montalcino

Cinelli Colombini ha inaugurato il “progetto Prime Donne” e il ruolo del gentil sesso in enologia era piccolissimo, questo vino è stato il primo a celebrare l’importanza del gusto femminile.

Il Brunello Prime Donne è molto tradizionale, di ottima struttura con tannini vellutati e grande armonia.
Negli ultimi dieci anni le assaggiatrici hanno sempre scelto i vini ottenuti dalle uve del vigneto Ardita sulla sommità della collina del Casato Prime Donne. Un appezzamento piantato nel 2001 a 250 m sul mare, con splendida esposizione e suolo con prevalenza di argilla e calcare.

DESCRIZIONE DEL BRUNELLO PRIME DONNE 2015

TIPOLOGIA: rosso secco.
ZONA DI PRODUZIONE: Toscana, Montalcino, Casato Prime Donne
CLIMA: Inverno mite e piovoso, primavera piovosissima. Le viti iniziarono il ciclo vegetativo precocemente e si svilupparono velocemente bloccandosi a luglio a causa del caldo molto intenso. L’invaiatura iniziò intorno al 20 luglio. Agosto con piogge alternate a giornate calde e assolate. Settembre con fortissime escursioni fra notte e giorno.

9 ottobre la super vendemmia 2019 è finita

Cronaca di una vendemmia strabiliante al Casato Prime Donne di Montalcino e alla Fattoria del Colle di Trequanda. Come è nato il Super Brunello 2019

Vendemmia-2019-Sangiovese -con-due-giorni-di-vinificazione

Vendemmia-2019-Sangiovese -con-due-giorni-di-vinificazione

Di Donatella Cinelli Colombini

Verrà ricordata come la vendemmia del Sangiovese perfetto e indistruttibile perché l’uva è arrivata in cantina perfetta, senza muffe, nonostante due perturbazioni davvero formidabili il 22-23 settembre e il 2 ottobre quando ha persino provato a grandinare. <<Sembra Cabernet>> ha detto l’enologa Valerie Lavigne guardando gli acini piccolissimi e i grappoli molto aperti, quando è venuta per decidere il calendario della vendemmia. E aveva ragione perché il Sangiovese si è comportato esattamente come il più celebre vitigno francese. Cessione di colore immediata e intensissima, grappoli inattaccabili dalla muffa nonostante la pioggia. Che spettacolo!
Mai vista una vendemmia così!
Le viti verdi e rigogliose fino al giorno della vendemmia, come nel 2010 e come in quell’annata magica, l’uva è stata abbondante oltre che di qualità altissima.
A questo punto sappiamo che le grandi vendemmie derivano da inverni o primavere piovose che creano una scorta d’acqua nel terreno, estati molto calde interrotte da temporali.
Abbiamo anche capito che il global warming può far crescere molto il potenziale qualitativo del Sangiovese e del Brunello.

Vendemmia-2019-Sanforte-meno-famoso-e-più-speziato-del-Sangiovese

Vendemmia-2019-Sanforte-meno-famoso-e-più-speziato-del-Sangiovese

 

CALENDARIO DELLA VENDEMMIA 2019

Una vendemmia durata un mese, per cogliere ogni vigna nel momento perfetto, senza fretta, facendo selezioni estreme con anche tre vendemmie nello stesso vigneto. La scelta di separare tutta l’uva migliore, senza mescolare i grappoli con grado di maturazione diversa, ha richiesto continui spostamenti dei raccoglitori e l’utilizzo di tutti i tini della cantina. Un lavoro certosino e una dimostrazione di rispetto per un’uva super con un potenziale qualitativo mai visto.
In cantina sono arrivati oltre 2.100 quintali d’uva da 33 ettari di vigna.
9-10 settembre Traminer per passito e Sanchimento IGT bianco toscano
16-20 settembre Merlot e sangiovese delle vigne senza recinzione
23 settembre 3 ottobre Sangiovese per Brunello e Rosso di Montalcino
4-7 ottobre Sangiovese per Orcia DOC, Chianti Superiore e Supertuscan
8 ottobre Foglia Tonda e Sangiovese per il Vinsanto Occhio di Pernice
9 ottobre Sagrantino
La vendemmia è finita possiamo andare a cercare i funghi.

Baldinini e Donatella Cinelli Colombini: wine & fashion

Vendemmia in Via Monte Napoleone con le calzature fashion di Baldinini gustando due vini rari:  Brunello Prime Donne e Rosa ti tetto IGT

Vendelmmia-in-via-Monte-Napoleone-Baldinini-DonatellaCinelliColombini

Vendelmmia-in-via-Monte-Napoleone-Baldinini-DonatellaCinelliColombini

Di Donatella Cinelli Colombini

Fantasia e grande artigianalità, prestigio internazionale e clientela esigente, soprattutto uno stile attuale adatto a chi ama le occasioni di incontro raffinate, questi sono gli ingredienti che legano Baldinini azienda di calzature femminili con oltre cento anni di storia e i vini di Donatella Cinelli Colombini che insieme partecipano alla  Vendemmia milanese 2019 con una shopping and wine experience il 10 ottobre dalle 19,30 alle 21,30 nella boutique di Via Monte Napoleone 25 ( per prenotare boutiqueviamontenapoleone25@baldinini.it).

ROSA DI TETTO 2018 e BRUNELLO PRIME DONNE 2013  PER ASSAGGI MEMORABILI

Una buona occasione per provare le nuove calzature inverno sorseggiando vini che fanno sognare: il Brunello 2013 Prime Donne e IGT Rosa di tetto 2018 ottenuto da

Vendemmia-in-via-Monte-Napoleone-Baldinini-e-Brunello

Vendemmia-in-via-Monte-Napoleone-Baldinini-e-Brunello

Sangiovese e primo vino biologico dell’azienda. Vini curati in ogni dettaglio che trasmettono la passione coraggiosa delle grandi sfide. Il Brunello Prime Donne è una piccola selezione di sole 10.000 bottiglie nata a Montalcino nella prima cantina italiana con organico interamente femminile.

Novembre, tartufo bianco in Toscana, turismo gourmet

Sei goloso di tartufo bianco? Vieni a scoprire quelli delle Crete senesi. Alla Fattoria del Colle per cercarli, imparare a cucinarli e soprattutto mangiarli

Tartufo-bianco-delle-Crete-Senesi

Tartufo-bianco-delle-Crete-Senesi

Tartufo bianco e grandi vini rossi di Toscana, un full immersion nei piaceri golosi con intorno la campagna più bella e intatta del mondo.

3 WEEKEND DEL TARTUFO IN TOSCANA

Gli appuntamenti sono tre: il ponte dei Santi I°-3 novembre e i weekend successivi 8-10 15-17 novembre durante i quali il castello di San Giovanni d’Asso nel comune di Montalcino (10 km dalla fattoria) si anima di stand gastronomici e bancarelle di artigianato d’arte.

RICERCA DEL TARTUFO BIANCO E LEZIONE PER CUCINARLO

Il programma è intenso, coinvolgente e alterna le esperienze legate al tartufo con le cene a lume di candela e le visite con degustazione nelle cantine del Brunello e dell’Orcia.
La Fattoria del Colle, che fa da base a questi weekend dedicati ai piaceri golosi, è una vera tenuta toscana con villa cinquecentesca, cappella e piccolo borgo

Tartufaio-e-il-suo-cane-l'avventura-comincia-nel bosco

Tartufaio-e-il-suo-cane-l’avventura-comincia-nel bosco

trasformato in agriturismo. 335 ettari e cinque riserve tartufigene, si tratta di luoghi incontaminati dove possono entrare solo i nostri tartufai e i nostri amici. Rive di torrenti dove è proibito persino fumare e crescono querce, pioppi, tigli, salici… che nascondono i preziosi tuberi nelle loro radici. La domenica mattina, i tartufai, con i loro cani vi porteranno con loro per partecipare alla ricerca.
Chi vuole imparare a cucinare il tartufo bianco, può prendere parte a una piccola lezione dello chef della Fattoria del Colle Giovanni Rallo per scoprire qualche segreto capace di esaltare l’aroma e trasformare una semplice pietanza in un piatto regale.

Sommelier russi, non immaginate quanto sono bravi!

Due master class sul vino in Toscana, il sangiovese e il Brunello mi fanno scoprire l’impressionate competenza dei sommelier russi

DonatellaCinelliColombini-con-i-sommelier-russi-di -Mosca

DonatellaCinelliColombini-con-i-sommelier-russi-di -Mosca

Di Donatella Cinelli Colombini

22 settembre, arrivo a Mosca ed è freddo ma la città è bellissima, non l’ho mai vista così bella. I palazzi ottocenteschi che prima neanche si vedevano, sono stati restaurati e ora rivaleggiano con quelli di San Pietroburgo.

MOSCA PIU’ SPLENDIDA CHE MAI

Tutte le strade sono ben tenute, i marciapiedi rifatti le ringhiere riverniciate, ci sono luci ai cornicioni di tutti gli edifici di pregio … impressionate! Se a questo aggiungiamo le vetrine di alta moda, i ristoranti eleganti, la gente per strada tutta giovane e ben vestita con in mezzo tante donne che ostentano vestiti griffati si ha l’impressione di un gigantesco boom economico. Appena scesi dal taxi assistiamo a uno spettacolo di luci, immagini e suoni sulla facciata del Bolshoi che diventa un enorme palcoscenico. L’albergo è quello del recente scandalo politico, il Metropol, a due passi dal Cremlino e pullula di delegazioni estere in costumi etnici.

LA SCOPERTA DELLA STUPEFACENTE COMPETENZA DEI SOMMELIER RUSSI

Brunello-2013-con-cucina-russa-innovativa-ristorante--Nomo-San-Pietroburgo

Brunello-2013-con-cucina-russa-innovativa-ristorante–Nomo-San-Pietroburgo

Sono in Russia per fare due lezioni ai sommelier russi sul vino toscano, il sangiovese e il Brunello. Le lezioni sono in inglese e io mi sono allenata da dieci giorni per esporle in modo fluente. Ho scelto la tecnica dello storytelling alternando numeri e dati tecnici a racconti storici. Oltre alla lezione frontale c’è la degustazione verticale dal barrel tasting al Brunello 2006.
La prima lezione davanti a 25 sommelier di Mosca è sconvolgente. Sanno tutto. Il quiz finale, che a me era sembrato troppo difficile, non basta a selezionare un vincitore perché 4 danno quasi tutte le risposte esatte.
Mi chiedo se i sommelier italiani reagirebbero allo stesso modo di fronte a una lezione sul Malbec oppure sulla più vicina e facile Borgogna. Mi spiegano che la scuola russa è nozionistica e sta progressivamente diventando ancora più difficile. Per questo loro diventano enciclopedie viventi del settore di cui si occupano e forse per questo i sommelier studiano il vino con una profondità da noi impensabile.

NON SOLO VINO MA ANCHE ARTE GRANCHI REALI A MOSCA

Prima di partire per San Pietroburgo in treno io e mio marito Carlo visitiamo San Basilio e rimaniamo impressionati dalla pittura religiosa russa che è rimasta la stessa per cinquecento anni. Anche le manifestazioni dell’ascetismo dei Santi sono shoccanti con catene di ferro e croci pesantissime di evidente scopo espiatorio. Una devozione vissuta in privato in tante cappelline scintillanti e altissime come qualcosa di riservato agli Zar e alla più alta aristocrazia. Non meraviglia che i rivoluzionari russi avessero chiuso le chiese così come non meraviglia la loro riapertura e restauro da parte di Putin. La religione è in Russia un supporto formidabile dell’identità nazionale.

Liber Pater, il vino più caro del mondo

30.000€ a bottiglia per ognuna delle 250 Liber Pater 2015 di stile pre fillossera- che verranno vendute a settembre dal visionario produttore Loïc Pasquet

 

Liber-Pater-vino-più-caro-del-mondo

Liber-Pater-vino-più-caro-del-mondo

Di Donatella Cinelli Colombini

Parto dal programma di Fabrizio Bindocci neo eletto presidente del Consorzio del Brunello che ha dichiarato a Luciano Ferraro del Corriere della Sera – Divini <<bisogna aumentare la qualità anche riducendo la quantità. E poi il Brunello deve essere pagato per il suo valore>>. Parole su cui tutti noi produttori di Montalcino siamo d’accordo.

 

MENO BOTTIGLIE, PIU’ QUALITA’ E PREZZI PIU’ ALTI PER IL BRUNELLO

Tuttavia, per essere attuate, richiedono un immenso lavoro di marketing e comunicazione sia individuale delle cantine, sia collettivo del Consorzio. Poi ci vogliono delle sfide, atti di coraggio che sono davvero difficili. Tutto è possibile e gli esempi da imitare non mancano, ma la strada è tutta in salita.
Puntare sul lusso, come vent’anni fa, non da più risultati
salvo in Russia o in Cina ma non so quanto dureranno. La civiltà e il sentiment dell’umanità va da un’altra parte, cerca vini, luoghi, esperienze uniche e irripetibili ma anche piene di significati.

Un contributo importante a capire cosa sta succedendo è l’arrivo del vino più caro del mondo.

 

LOIC PASQUET E LIBER PATER

Loïc Pasquet-vini-di-Liber-pater

Loïc Pasquet-vini-di-Liber-pater

Lo sta producendo Loïc Pasquet, l’uomo che ha creato Liber Pater la cantina che attualmente detiene il prezzo medio a bottiglia, più alto di qualsiasi vino di Bordeaux, $ 4200. Pasquet ha dichiarato a Wine-Searcher che l’annata 2015 che sarà messa in vendita a settembre costerà 30.000 € a bottiglia. Sarà il vino -franco cantina- più caro del mondo.
E’ questo l’argomento principale del mio post perché il progetto visionario da cui nasce questo vino è uno specchio delle nuove logiche del mercato e persino dell’enologia: la costruzione delle piccole serie inimitabili ed estreme. Non la ricerca di una qualità eccelsa ma la proposta di qualcosa di diverso e raro. Siamo in un ambito completamente diverso da un La Tâche di Romanée Conti con i suoi miti e ancora diverso da successi più recenti come quelli dei vini della “Grande Dame” della Borgogna Lalou Bize Leroy oppure delle bottiglie del produttore considerato fra i padri dell’enologia moderna, Henri Jayer. Tutti questi vini cercano una perfezione assoluta, una bellezza splendente.

 

LIBER PATER IL RITORNO ALLO STILE PRE FILLOSSERA

Liber Pater è un progetto completamente diverso che ha il sapore del nuovo millennio e di un nuovo sentire.
Basta aprire il sito per capire di avere davanti qualcosa di visionario ma anche geniale sotto il profilo del marketing.
I video mostrano antichissime foto di vignaioli e il commento molto evocativo ripete sempre la stessa parola “purezza”.
L’incredibile sfida di Loïc Pasquet, vignaiolo di Poitiers, inizia nel 2006, quando arriva nelle Graves, con l’obiettivo di ritrovare il gusto dei vini di Bordeaux com’erano nel 1855 prima della fillossera.

Turismo della vendemmia e della svinatura con Brunello, Chianti e Orcia

Vendemmia o svinatura experience il 5 ottobre e Week end di-vino l’11-13 ottobre. Appuntamenti per la vendemmia da wine lovers in Toscana alla Fattoria del Colle

tuscany-wine-weekend-esperienza-nella-viigna

tuscany-wine-weekend-esperienza-nella-viigna

Tutto fa sperare in una grande vendemmia, forse una delle migliori degli ultimi 30 anni. Essere protagonisti di un simile evento e dei vini che ne nasceranno è il sogno di ogni wine lover e la Fattoria del Colle vuole trasformarlo in realtà. Le proposte sono due e uniscono formazione e divertimento.
La prima è il 5 ottobre con una “toccata e fuga” di due giorni e una sola notte.

TUSCANY WINE WEEKEND DURANTE LA VENDEMMIA

L’altro è un programma da veri amanti del vino con visite, assaggi, lezioni ed esperienze uniche come quella di diventare enologi per un giorno e preparare il proprio vino Super Tuscan facendo il blend fra tre vitigni in purezza: Sangiovese, Merlot e Sagrantino. I partecipanti porteranno a casa, per berla con gli amici, la bottiglia del proprio vino, con nome e etichetta personalizzata.
11-13 ottobre tre giorni per una vera full immersion nel vino con il programma Tuscany wine weekend (prezzi e modalità di prenotazione sono nel sito cliccando qui  ) che viene amplificato per consentire ai partecipanti  assaggiare il mosto in vinificazione, e il Traminer in appassimento. Ovviamente la visita nelle vigne è più

Enologo per un giorno Week-end vendemmia Fattoria del Colle

Enologo per un giorno Week-end vendemmia Fattoria del Colle

coinvolgente e divertente in periodo di vendemmia.  Anche in cantina e soprattutto in tinaia.

Ovviamente c’è una parte più seria con una lezione frontale sul sangiovese e il vino in Toscana con approfondimenti sulle principali DOCG che, alla fine, verranno assaggiate: Vernaccia, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano e Bolgheri. Al Brunello è dedicato una speciale esperienza nella cantina di Montalcino Casato Prime Donne con una degustazione itinerante che inizia con l’assaggio dalla botte. Due cene degustazione a base di pietanze antiche e moderne da abbinare ai vini con un risultato più “godereccio” e meno tecnico. Alla fine un diploma che ricorda un’esperienza utile a chi desidera conoscere meglio il vino e fare nuove amicizie fra i wine lovers.

Uova da vino: pregi e difetti

Il successo delle uova in cemento ha portato alla sperimentazione di uova da vino in rovere, polipropilene e terracotta. Moda o enologia? Confronti e esperienze

 

uova-e-tini-in-cemento-Casato-Prime-Donne-Montalcino

Brunello-tinaia-Casato-Prime-Donne-programma-ponte-Ognissanti

di Donatella Cinelli Colombini

Il primo uovo in cemento per il vino fu realizzato, nel 2001, dalla fabbrica francese Nomblot insieme al celebre wine maker Michel Chapoutier, re della Valle del Rodano. Successivamente quando Nomblot fu venduta a una società più grande che attuò una politica aggressiva per commercializzare le sue uova, Chapoutier si pentì di non averle brevettate e quindi di non poter chiedere delle royalties per una ricerca che era anche sua. Peccato perché le uova di cemento per la vinificazione hanno ottenuto un grande successo internazionale.

 

CARATTERISTICHE DELLE UOVA DI CEMENTO

Le uova contengono da 7 (quelle Nomblot e Nico Velo) a 18 ettolitri. Esistono contenitori più grandi ancora in cemento ma hanno forme diverse. Anche io ho tre uova per le piccole selezioni e tini troncoconici per la vinificazione dei vini rossi e la maturazione precedente all’imbottigliamento.
Le uova sono molto pesanti, molto più di un tonneau della stessa capacità e questo influisce sensibilmente sulle spese di trasporto. Inoltre sono anche molto più fragili e vanno spostate con precauzione perché sono realizzate con una sola colata di calcestruzzo per cui basta un piccolo urto per incrinarle. Costano circa il doppio di un tino in acciaio della stessa dimensione.

Fattoria-del-Colle-cantina-Cenerentola-Doc-Orcia

Uovo-da-vino-Fattoria-del-Colle-cantina-Cenerentola-Doc-Orcia

Altro serio inconveniente delle uova e dei tini di cemento nudo è la cura con cui vanno trattati. All’inizio e poi periodicamente devono essere ricoperti di acido tartarico. Si tratta di un lavoro manuale che va fatto pennellando la superficie interna con più mani di tartrati. Bisogna lavarli con acqua tiepida, evitando di usare le attrezzature normalmente impiegate per igienizzare botti e tini. Proprio per eliminare questo lavoro e rendere le superfici più facilmente igienizzabili, un tempo i tini di cemento venivano vetrificati con resina epossidica. Purtroppo questo toglie al cemento la sua permeabilità all’ossigeno. Infatti il maggior pregio dei contenitori in cemento nudo è la micro-ossigenazione del vino che, secondo la mia cantiniera Barbara Magnani, è superiore a quella di una botticella di rovere.

 

Una master class per gli amanti del Sangiovese

Un giorno con il Sangiovese, la storia toscana del vino e il Brunello per chi vuole scoprire verità e leggende, enologia e piaceri, assaggi e visite

Master-class-sul-Sangiovese-e-il-Brunello-Fattoria-del-Colle

Master-class-sul-Sangiovese-e-il-Brunello-Fattoria-del-Colle

Una full immersion nella civiltà del Sangiovese: 4 ore di lezione frontale, degustazione di 3 vini da botte e una verticale di 6 Brunello guidata da una Sommelier, visita nella cantina Casato Prime Donne di Montalcino e brunch a base di pinci al sugo e salumi toscani come è nello stile della Fattoria del Colle, nel sud del Chianti, che ospita il corso.

UNA MASTER CLASS PER GLI AMANTI DEL SANGIOVESE E DEL BRUNELLO

L’idea della Master Class sul Sangiovese e il Brunello è nata durante la preparazione di un corso per i sommelier russi. Un lavoro di ricerca durato 8 mesi per raccogliere notizie, immagini, creare sequenze capaci di raccontare il Sangiovese, la storia del vino in Toscana e il Brunello di Montalcino.
Alla fine sono state fatte alcune prove della presentazione in inglese e a questo punto è arrivata la sorpresa: tutti ascoltavano affascinati.

Master-class-sul-Sangiovese-e-il-Brunello-Fattoria-del-Colle

Master-class-sul-Sangiovese-e-il-Brunello-Brunch-a-base-di-pindi-Fattoria-del-Colle

Nessuno di noi immaginava di suscitare tanto interesse anche in persone che normalmente non si occupano di vino. Il mix informazioni tecniche, aneddoti, leggende insieme a notizie storiche riusciva a interessare in modo strepitoso.
La precisione delle informazioni sulla vigna e sul vino, l’uso molto abbondante di immagini aveva trasformato la lezione in un’esperienza avvincente capace di arricchire e divertire chiunque: dai più esperti ai quasi astemi.

FULL IMMERSION DI NOTIZIE, ASSAGGI E VISITE

Da questo è nata l’idea di proporre una giornata full immersion per i wine lovers che desiderano imparare tutto sul Sangiovese, la Toscana del vino e il Brunello. 4 ore di lezione frontale, un bruch in stile di fattoria, la visita della cantina Casato Prime Donne  con 3 barrel tasting e una degustazione verticale di 6 Brunello. Una sommelier come tutor e un costo di 180€ escluso il mezzo per andare e tornare da Montalcino.

In agriturismo una notte non basta

Chi sceglie l’agriturismo per vivere un’esperienza in campagna e arriva in un posto come la Fattoria del Colle non può ripartire dopo una notte

 

Agriturismo-Fattoria-del-Colle-Toscana

Agriturismo-Fattoria-del-Colle-Toscana

Di Donatella Cinelli Colombini

Gli agriturismi, quelli in edifici storici dove vengono organizzate degustazioni, lezioni di cucina, visite guidate … sono luoghi speciali, capaci di introdurre i turisti in una civiltà piena di fascino e di tradizioni. Rimanere solo una notte, come fosse un motel, è sbagliato. Significa rinunciare alla parte più bella del soggiorno, che consiste nel lasciare la propria quotidianità per scoprire, come in una caccia al tesoro, luoghi, odori, paesaggi, sapori, consuetudini e persino uno stile di vita completamente diverso.

 

AGRITURISMO: UNA NOTTE NON BASTA PER VIVERE UN’ESPERIENZA

Agriturismo-cantina-fattoria-del-colle

Agriturismo-cantina-fattoria-del-colle

L’agriturismo, quello vero, ricavato nei luoghi in cui vivevano e lavoravano gli antichi contadini non avrà mai il confort di un albergo. Ma è meno impersonale, più vissuto, più intimo, più capace di raccontare una storia centenaria e soprattutto farla vivere ai turisti.
Anche quando, come alla Fattoria del Colle, a sud del Chianti oltre ad appartamenti, camere e ville, ci sono ristorante, zona relax per il benessere naturale del corpo, tre piscine, scuola di cucina, parchi … manca il confort di un albergo perché, ad esempio, anticamente le case non avevano servizi igienici e quindi i bagni sono spesso più piccoli di quelli di un edificio di nuova costruzione.

 

Violante ci racconta il suo viaggio in Giappone

Diario di viaggio di Violante in Giappone: degustazioni di Brunello con l’ottima regia del consorzio ma anche shopping, turismo e qualche curiosità

 

Violante-Gardini-e-i-produttori-di-Brunello-in-Giappone

Violante-Gardini-e-i-produttori-di-Brunello-in-Giappone

Violante GardiniCinelliColombini Jr

Appena arrivata, anche se ero stanca morta e persino prima di fare il check in dell’albergo, sono andata a prendere un bicchiere con Noriko, mia amica e compagna di corso all’Università UC Davis in California, durante il Master OIV. Ora lei lavora per una cantina di Champagne.

Lunedì mattina palestra e poi incontro con Ikeda, responsabile per i vini dell’importatore Japan Salt.

Matrimoni, templi e usanze giapponesi

Siamo andati al Happo-En la prestigiosa location dove il Consorzio del Brunello organizzò un tasting due anni fa. Si tratta di uno dei luoghi più apprezzati di Tokio per gli eventi, soprattutto per i matrimoni. Infatti abbiamo trovato due novelli sposi tutti agghindati che ricevevano applausi dai passanti. Avevano pochi invitati ma erano vestiti in molto tradizionale, soprattutto lei aveva un abito molto lussuoso con un cappello enorme che sicuramente .. le avrà fatto soffrire un caldo spaventoso.

Violante-Gardini-al-tempio-a-Tokyo

Violante-Gardini-al-tempio-a-Tokyo

Dopo aver aperto le bottiglie io ed Ikeda siamo andati a mangiare e ho scoperto che i giapponesi usano molto il kerry ma è un kerry diverso dal nostro, molto gustoso e più scuro di colore. Comunque il nostro piatto di verdure e riso era delizioso. Prima dell’inizio dell’evento Ikeda mi ha portato a vedere il giardino spiegandomi che i loro templi sono sempre circondati dal verde perchè la natura stessa è una divinità per loro. Il tempio è preceduto da una fontana dove vanno lavate le mani e la bocca. Non bisogna camminare al centro ma solo di lato. Alla porta del tempio ci sono due leoni che non sono uguali, uno ha la bocca aperta e l’altro chiusa per ragioni legate ad altre credenza religiose.

Polonia: dove i vini francesi e italiani combatto a armi pari

Polonia: un Paese in pieno sviluppo, nuove costruzioni ovunque, tanti giovani, tanta tecnologia, tutto in ordine e un grande interesse per i vini italiani

Polonia-Poznan-Donatella-CinelliColombini-Carlo-Gardini-Negro-e-altri-produttori-

Polonia-Poznan-Donatella-CinelliColombini-Carlo-Gardini-Negro-Montioni-e-altri-produttori-

Di Donatella Cinelli Colombini

Tutti conosciamo la proverbiale laboriosità dei polacchi, giganti instancabili e tenaci che nel passato condividevano con gli italiani i lavori più duri: dalle miniere del Belgio, alle fonderie di Chicago e Detroit. Erano un Paese di emigranti ma oggi non hanno disoccupazione … anzi l’economia va a mille.

POLONIA UN PAESE IN CRESCITA

Ci sono nuove costruzioni ovunque con architetture poco appariscenti ma molto solide e arredi di tendenza, il terreno agricolo è perfettamente coltivato e si avvantaggia dall’essere piano come una tavola, le città sono piene di giovani come se i vecchi fossero relegati a casa, WiFi va come una scheggia per cui la fibra ottica e la tecnologia sono diffusissime, ci sono tanti nuovi locali a mostrare una gran voglia di vivere, monopattini ovunque da prendere in

Polonia-Poznan

Polonia-Poznan

sharing usando il telefonino….
La cucina paga il prezzo delle dominazioni straniere del passato e di una più recente esterofilia che ha soppiantato la cucina tipica. Peccato perché i pochi piatti polacchi serviti nei ristoranti sono squisiti. La popolazione ama l’Italia e i vini italiani quasi più di quelli francesi. Nle bicchiere piace uno stile muscoloso e intenso che favorisce anche i vini spagnoli. Intanto cresce la cultura enologia e l’associazione sommelier. Tanti ristoranti, bar e enoteche mostrano un interesse per il cibo e il vino superiore a quello per i vestiti. Meno male!!!!

GLI EVENTI DEL VINO IN POLONIA

Il nostro importatore Wineonline ha organizzato due degustazioni a Varsavia e Poznan in due strutture nuove. Quella della capitale è una ex fabbrica restaurata in modo ultra trendy. Ci sono assaggi arround the table a cui partecipano wine lovers e dettaglianti. Alle degustazioni guidate sono presenti soprattutto giovani e quasi la metà donne. C’è un Ape con distributore di Prosecco “alla spina” e tante sdraio per prendere il primo sole di primavera. I nostri vini piacciono moltissimo soprattutto il Chianti Superiore e il Brunello Prime Donne. Anche la storia dell’azienda convince e tutte le donne vogliono in selfie con me.