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Cristina Cippitelli sarà la nostra prima Master Sommelier

Cristina Cippitelli: l’amore per la terra viene dai nonni di Gaeta ma ha imparato a assaggiare a Boston e Toronto e ora ha la scholarship dei Master Sommelier

Cristina-Cippitelli-sarà-il-primo-Master-Sommelir-italiano

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Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

E non mi riferisco al titolo Alma-AIS istituito che qualche anno ha causato reazioni indignate internazionali bensì alla Court of Master Sommeliers un sodalizio nato nel 1969 che comprende 240 membri da USA, Canada, UK, Nuova Zelanda, Germania, Olanda e Francia. Sono il top della sommelerie: assaggiatori, giornalisti, opinion maker, wine educator … insomma sono professionisti competenti, di grande talento che hanno un’influenza enorme sul mercato.
Il loro presidente è il mitico Gerard Basset che è anche Master of Wine. Ma i Master Sommelier sono ormai i rivali, per prestigio e influenza, dei potentissimi MW, anzi, per certi versi, sono persino più forti.
Non ci sono membri italiani fra i Master of Wine e fra i Master Sommelier. Segno di un

Cristina-Cippitelli-e-Donatella-Cinelli-Colombini

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provincialismo che viene fuori anche nelle competizioni internazionali: quando ci sono italiani sul podio lavorano all’estero come Paolo Basso. Anche quella che potrebbe diventare la prima Master Sommelier italiana sta in Canada. Si chiama Cristina Cippitelli, è venuta a trovarmi alla Fattoria del Colle da Toronto dove lavora all’Air Canada Center mentre studia per il diploma Wset e per l’Advanced Certificate dei Master Sommelier.
E’ una bella persona ed ha una bella storia che vi racconto.

Cantine profitti e assunzioni di export manager

Export manager, addetti al commerciale e esperti di e-commerce; le cantine italiane guadagnano e sono alla ricerca di chi sa vendere il vino

Nomisma-Denis-Pantini-richeste-di-export-manager

Nomisma-Denis-Pantini-richeste-di-export-manager

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

Le imprese enologiche hanno due principali obiettivi: vendere di più e ottimizzare la produzione. Nell’ordine vorrebbero penetrare i mercati esteri (61%), aprirsi al turismo del vino e alla vendita diretta (51%), ridurre i costi (49%), trovare nuovi canali distributivi in Italia (47%) migliorare la qualità dei propri prodotti (34%), puntare sul biologico (24%) e sull’e-commerce (23%).
Se tuttavia andiamo a vedere in quali reparti vorrebbero assumere degli specialisti oppure acquisire nuove competenze la successione delle voci della stessa lista cambia completamente e gli addetti al commerciale (51%) schizzano in vetta seguiti dagli export manager (40%) e dall’e-commerce (35%).

Vini e Capricci Gozo Donatella Cinelli Colombini guida la degustazione 2

Vini e Capricci Gozo Donatella Cinelli Colombini guida la degustazione 2

Sorprende lo scarso interesse per le competenze che riguardano l’incoming turistico e la vendita diretta ma un simile atteggiamento riflette l’illusione tutta italiana che << i turisti verranno sempre>> e che basti aprire la porta perché qualcuno entri a comprare. In realtà fra tutti i settori quello turistico è l’unico in piena crescita ma, a causa delle sue dimensioni enormi (1.200 miliardi contro i meno di 80 del vino) richiede professionalità molto sofisticate sia a livello nazionale che nelle imprese.

Cenerentola Doc Orcia un vino con la corona

2016 vendemmia vecchio stile che entusiasma i grandi wine lover e mette la corona sopra l’etichetta del Cenerentola Doc Orcia

Annata 2016 da incorniciare: profondità, complessità, finezza e soprattutto grande capacità di invecchiamento, caratteri che solo una lenta maturazione dell’uva riesce a donare al vino.

Il Sangiovese, vitigno principale del Cenerentola DOC Orcia (insieme al Foglia tonda), produce un’uva “metereopatrica” cioè molto influenzata dal clima. La sua buccia è composta da pochi strati di cellule e quindi ha bisogno dell’aiuto del sole per esprimersi al meglio.
Per questo, nelle alte colline del Sud della Toscana, dove il clima è arido ma fresco, il Sangiovese ha il suo habitat ideale e giunge a livelli di eccellenza inarrivabili in qualunque altra parti del mondo.

Foglia-tonda-donatella-cinelli-colombini

Foglia-tonda-donatella-cinelli-colombini

Nel 2016 il primo semestre dell’anno è stato piovosissimo, ha idratato la terra in profondità creando le riserve per i mesi caldi, ma ha anche disturbando la fioritura al punto da ridurre sensibilmente il numero e la dimensione dei grappoli. Poi è arrivata un’estate “pazzerella”. Giornate molto calde -sopra i 35°C- alternate a temporali di grande violenza e i produttori hanno avuto autentici batticuore per il rischio grandine.
Chi, come noi, è stato risparmiato dalle calamità, ha fatto una delle migliori vendemmie a memoria d’uomo.
Anche sulla data della raccolta ci sono state delle sorprese: il germoglio delle viti era avvenuto 15 giorni prima del solito e tutti, noi compresi, prevedevamo una vendemmia anticipata, invece già nel momento dell’invaiatura (cambio di colore dei grappoli da verde a blu) il calendario del ciclo vegetativo si era riallineato a quello tradizionale e poi la maturazione è andata avanti lentamente e con regolarità. Nel 2016, la prima volta dopo diversi anni, i grappoli hanno percorso il cammino verso la vendemmia a passo di lumaca con l’accumulo degli zuccheri nella polpa degli acini che procedeva più lentamente della maturazione polifenoloca, cioè quella delle sostanze nobili contenute nella buccia.

La realtà aumentata batte l’alcol test

Realtà aumentata e vino con luci e ombre: cambia la gestione del vigneto e il turismo, La cosa migliore sono le auto senza autista che fregano l’alcol test

realtà-aumentata-Phil-Van-Allen-haemi

realtà-aumentata-Phil-Van-Allen-haemi

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

Il mondo agricolo, tradizionalmente conservatore è davanti a una cascata di tecnologia. Fin ora ha brillato per la raccolta di dati inutilizzati. Rilevamenti che permetterebbero di gestire i vigneti quasi pianta per pianta che invece restano nei cassetti e non guidano trattori e irroratori per ridurre acqua e prodotti chimici. Situazione ben nota che fa spesso sorridere gli esperti di intelligenza artificiale applicata come Phil Van Allen, docente all’ Art Center College of Design di Pasadena in California. << He joked that while executives in the wine world are well known for their data gathering,

realtà-aumentata-Phil-Van-Allen-sal

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they don’t have a stellar reputation for doing their due diligence in terms of adequately analyzing it>> ha detto al Consumer Wine Symposium (DTCWS) 2018 a San Francisco scherzato sul fatto che i managers del vino sono ben noti per la loro raccolta di dati, mentre non hanno una reputazione stellare in termini di analisi di questi dati.
Verissimo, ed è proprio questo che mi ha sempre fermato dall’aderire ai progetti di agricoltura di precisione: non siamo in grado di trasformare i dati raccolti del satellite, dei droni, delle centraline … nel miglioramento della coltivazione più che biologica che pratichiamo nel vigneto.

A Nipozzano nel castello dei Frescobaldi

Il castello di Nipozzano fa da cornice alla tavola rotonda dell’UIV sui mercati internazionali e sulla necessità di più “tricolore” per vincere all’estero

Nipozzano-Ferescobaldi-tavola rotonda dell'Unione Italiana Vini

Nipozzano-Ferescobaldi-tavola rotonda dell’Unione Italiana Vini

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

Avete presente la serie televisiva I Medici? Quella che raccontava dello scontro feroce, avvenuto nel primo Quattrocento, fra le famiglie Medici e Albizzi per la supremazia su Firenze e probabilmente su enormi flussi finanziari in tutta Europa. Ecco, il castello degli Albizzi è Nipozzano. Oggi non ci sono più i banchieri armati di pugnale ma il fascino di questo luogo è intatto anche perché non è mai stato venduto ma è passato per via ereditaria per circa un millennio arrivando, nel 1877 ai Frescobaldi grazie al matrimonio di Leonia Albizzi. Ecco che dalla storia antica si arriva alla storia recente forse persino più intrigante. Fa un certo effetto mangiare alla stessa tavola dove i Frescobaldi siedono con il Principe di Galles Carlo oppure vedere le foto di una giornata di relax dei marchesi fiorentini insieme a Bill Clinton. Tessere di un mosaico affascinante con saloni pieni di arredi di grande antiquariato e, nelle

Nipozzano-Ferescobaldi-tavola rotonda dell'Unione Italiana Vini

Nipozzano-Ferescobaldi-tavola rotonda dell’Unione Italiana Vini

cantine, oltre alle botti anche una grotta segreta con le bottiglie confezionate nel giorno di nascita di ogni membro del nobile casato: qualche centinaio per i maschi e qualche decina per le femmine…
Sono andata a Nipozzano per la tavola rotonda dell’Unione Italiana Vini presieduta da Ernesto Abbona che ha esortato all’unità di intenti affinché le grandi cantine uniscano la loro azione a quella delle denominazioni consolidando i risultati commerciali nei mercati esteri. Un appello che Andrea Rea SDA Bocconi Wine Lab ha ribadito con accenti più tecnici proponendo la sua divisione dei consumatori in 3 tipologie: “Trendy” legati alle mode e alla convivialità, “Fine” interessati all’esperienza e alla scoperta dei territori, “Icon” desiderosi di simboli, lusso e esclusività.

Sfide di vino fra Oxford – Cambridge. E noi?

Creare squadre di assaggiatori – studenti nelle università più importanti, ecco una formula nuova per far entrare il vino nello stile di vita dei giovani TOP

Oxford Cambridge Pol-Roger-Wine-Tasting- competition-2018

Oxford Cambridge Pol-Roger-Wine-Tasting- competition-2018

Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

E’ noto come le maggiori università inglesi abbiano cantine fornitissime e club di wine lovers ma la sorpresa è leggere della sfida Oxford Cambridge all’ultimo assaggio.
Una sfida ad altissimo livello con due superstar del giornalismo enologico come giudici –Jancis Robinson MW e Hugh Johnson- e una fornitura di vini da parte di Justerini & Brooks uno dei wine mercian più importanti del mondo per il suo sterminato portafoglio di eccellenze enologiche.
Quindi una sfida degna delle università che ogni anno si contendono con Harvard, MIT e Stanford il podio mondiale delle migliori del mondo. E anche lo sponsor non è uno qualsiasi Pol Roger lo Champagne preferito da Winston Churchill. E’ stato proprio il direttore della maison francese – Cassidy Dart- a scegliere i 6 vini rossi e i 6 bianchi che i contendenti hanno assaggiato con bottiglie rigorosamente bendate in 40 minuti.
Fra essi c’era anche Correggio Arneis 2016 Roero e un Rosso di Montalcino 2013 de Le Ragnaie. Due vini decisamente difficili perché di vitigni autoctoni e, almeno nel secondo caso, con un affinamento insolitamente lungo.

Violante al reality sul vino War of Wineries

Si chiama War of Wineries e andrà in onda dal 25 marzo su Real Time alle 12,20. E’ il primo reality sul vino ed ha fra i protagonisti Violante Gardini

WAR-of-WINERRIES-Violante -Gardini

WAR-of-WINERRIES-Violante -Gardini

Non perdetelo sul canale 31 del digitale terrestre; Sky canale 131 e 132 (+1) e tivùsat canale 31).

Ed ecco la programmazione:

– 1^ e 2^ puntata Domenica 25 Marzo alle h 12.20 e 12.50

– 3^ e 4^ puntata Domenica 1 Aprile alle h 12.20 e 12.50

– 5^ e 6^ puntata Domenica 8 Aprile alle h 12.20 e 12.50

Questo è lo spot

Si tratta del primo reality dedicato al vino con giovani produttori che si sfidano in gare semi serie e in certi casi costruite apposta per far entrare nel panico i partecipanti. Ma il bello del

WAR-of-WINERRIES-Violante -Gardini

WAR-of-WINERRIES-Violante -Gardini

reality è anche saper ridere e saper far ridere chi guarda. Con questo spirito Violante ha accettato di partecipare e con la convinzione che un approccio più virtuale e scanzonato possa avvicinare al vino anche quei giovani che, fin ora, lo hanno visto come qualcosa di troppo difficile e lontano dalla loro quotidianità. Ecco dunque il racconto di prima mano della nostra concorrente

War of wineries– Guerra tra cantine….. l’unica guerra le cui vittime sorridono.

Bordeaux, la Citè du Vin e Millésima

Donatella Cinelli Colombini a Bordeaux per visitare la Cité du Vin e Millésima il suo nuovo prestigiosissimo importatore in Francia

Bordeaux-Donatella-Cinellicolombini-a-Chateau-Margaux

Bordeaux-Donatella-Cinellicolombini-a-Chateau-Margaux

Di Donatella Cinelli Colombini

Bordeaux è la capitale mondiale del vino con intorno un distretto enologico che fattura oltre 14 miliardi di Euro l’anno cioè  più di tutta l’Italia
E’ la capitale della provincia romana dell’ Aquitania terra lungamente contesa fra i re di Francia e d’Inghilterra, da quando, nel 1154 Eleonora d’Aquitania duchessa di Aquitania e Guascogna, sposò Enrico Plantageneto e si ritrovò ad essere regina d’Inghilterra portando in dote le ricche terre francesi.
Grazie a questo passato anglo-francese Bordeaux sviluppò il business del vino con l’isola britannica e ne fece il trampolino di un successo mondiale. Furono gli inglesi i primi estimatori del Claret e poi del vino di Bordeaux rosso e potente, ancora prima dei francesi.

Bordeaux-Millésima-Chateau-Margaux

Bordeaux-Millésima-Chateau-Margaux

L’Aquitania è diventata definitivamente francese nel 1653 ma l’istinto ribelle ha continuato ad animarla tanto da avere un regolamento edilizio che vi impediva la costruzione di edifici alti per agevolare il tiro dei cannoni del re di Francia. Nonostante questo, o forse per essere sempre bastian contraria, nell’epoca napoleonica Bordeaux appoggiò i Borboni e durante l’occupazione tedesca divenne il luogo migliore per espatriare illegalmente.

2018 le nuove tendenze del vino

Il vino è trendy ma nel 2018 deve essere una scoperta, raccontare, contenere valori, essere bio e forse rosato da vitigni autoctoni, magari anche con le bolle

IMG_2067Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello
WineNews insiste su un punto: il vino sempre più trendy, simbolo di socialità, cultura, diversità, naturalezza. Ma il vino del 2018 saprà anche raccontare e avere significati che vanno oltre la qualità. Un vino da scoprire costantemente esplorando il mondo attraverso il bicchiere. Un vino sempre più digitale e social. Ecco che Marilena Colussi, ricercatrice del food & beverage e sociologa dei consumi indica i drive del nuovo anno: vini biologici, biodinamici e naturali che sono ormai una moda mondiale e inarrestabile per il bisogno di mangiare cose sicure e salutari. Contemporaneamente c’è il Novel food con gli insetti in prima linea. E un crescente bisogno di valori e di territorio.

Novel-food-Cina-mercatino

Novel-food-Cina-mercatino-spiedini-di-insetti

Un sondaggio sui principali distributori italiani aggiunge 3 tendenze: i rosati che finalmente diventano di moda anche in Italia, i vini autoctoni e persino le bollicine autoctone. La fine del monopolio dei grandi nomi e la ricerca delle piccole particolarità, cantine di nicchia capaci di raccontare qualcosa di diverso.
Ecco The Drinks Business con 10 tendenze 2018 viste dall’osservatorio di Londra.
Basta con la carne. Persino il celebre chef Alain Ducasse ha trasformato il suo ristorante al Plaza Athénée hotel di Parigi in un locate “meat free”. La cucina vegetariana e vegana non è più solo una cosa da hippy, alla Tate Modern di Londra si mangiano hamburger di fagioli neri e brioche di barbabietola.

Pasqua sacra e profana alla Fattoria del Colle

Spiritualità, natura, visite guidate in cantina, degustazioni di grandi vini, piccole lezioni di cucina, e qualche peccato di gola per Pasqua alla Fattoria del Colle

Pasqua-Fattoria del Colle - Agriturismo in toscana

Pasqua-Fattoria del Colle – Agriturismo in toscana

Chi ama trascorrere la Pasqua con la famiglia, con gli amici e con gli amici a quattro zampe, troverà alla Fattoria del Colle, nella Toscana più panoramica e intatta,  il luogo ideale. Il giusto mix di nobili tradizioni e informalità campagnola, grandi vini con premi internazionali e piatti poveri fatti a mano secondo una tradizione centenaria.
Nel programma ci sono la visita con degustazione della cantina del Brunello Casato Prime Donne e quella della Fattoria del Colle che comprende anche le 4 sale storiche della villa cinquecentesca e con i racconti, anche molto romantici, della fattoria.

Pasqua- Vinoterapia-Fattoria del Colle

Pasqua- Vinoterapia-Fattoria del Colle

Due appuntamenti da non perdere sono la degustazione verticale di 5 Brunello dal 1999 al 2013 e la piccola lezione di cucina per imparare a “tirare” i pinci e preparare un dolce primaverile veloce e prelibato: la ricotta montata.
Hanno un posto particolare nel programma le cene e i pranzi che introducono nella civiltà della Toscana: ecco il baccalà alla fratina di Trequanda della venerdì santo, ecco il peposo degli artigiani della terracotta la cui leggendaria invenzione è attribuita a Filippo Brunelleschi autore della cupola del Duomo di Firenze. Il principe della tavola è la bistecca e la tagliata di bue chianino, gigante bianco che vive libero sulle colline intorno alla fattoria ma ha una storia che rimanda agli antichi romani.

Sposarsi alla Fattoria del Colle

La cerimonia civile, la camera del Granduca, allestimenti, restauri la nuova sala per il party ecco i luoghi di un matrimonio da sogno alla Fattoria del Colle

Sposarsi-alla.Fattoria-del-Colle-Toscana-Agriturismo

Sposarsi-alla.Fattoria-del-Colle-Toscana-Agriturismo

Sposarsi in un boschetto romantico, oppure davanti a un vigneto, o a un panorama che sembra uscito da un dipinto medioevale; alla Fattoria del Colle si può. Il Comune di Trequanda ha infatti autorizzato la celebrazione dei matrimoni civili in 4 luoghi particolarmente suggestivi e Donatella Cinelli Colombini è pronta a celebrare grazie alla delega che le permette di firmare l’atto di matrimonio con tutta l’ufficialità necessaria.
La cerimonia è il momento più importante e sono stati predisposti nuovi allestimenti per renderla più intima e scenografica. Le coppie innamorate che desiderano un matrimonio di stile toscano trovano alla Fattoria del Colle un luogo antico e autentico che emozionerà gli sposi e i loro invitati; una storia di nobili e contadini, uno stile informale che mescola lusso e semplicità, mentre intorno c’è la campagna dei grandi vini rossi e dei paesaggi agricoli più belli del mondo.
Negli ultimi mesi i giardinieri hanno lavorato nei parchi e nei giardini, mentre tappezzieri e restauratori si occupavano degli interni. Tutto per trasformare il sogno degli sposi nella realtà del loro giorno più bello.

Sposarsi-alla-fattoria-del-Colle-aperitivo

Sposarsi-alla-fattoria-del-Colle-aperitivo

La Camera del Granduca, dove trascorrere la luna di miele ha ora un baldacchino di velo, una cassapanca del seicento e l’aria condizionata. Alla fine del Settecento fu il rifugio segreto di Pietro Leopoldo Granduca di Toscana e della sua amante Isabella. Ancora oggi mantiene un carattere romantico e aristocratico per l’arredamento interamente d’antiquariato e il soffitto in cui sono raffigurati tutti gli uccelli della Toscana.
Accanto c’è la sala del biliardo che è stata arricchita da librerie e da nuove tappezzerie. Un angolo elegante dove gli sposi e i loro ospiti possono riunirsi in caso di pioggia. Se invece il tempo è bello, nella Fattoria ci sono quattro parchi e tre piscine per rilassarsi in mezzo alla natura.

Ritornare primi in USA con i fine wines

Barolo Amarone Brunello i nomi del vino italiano in USA nell’epoca della “premiumisation” quando i millennials scelgono vini più cari

di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

Fine Wines BaroloBrunello 2014 Barolo Ceretto

Fine Wines BaroloBrunello 2014 Barolo Ceretto

Il consumatore americano ama bere soprattutto vini di territori specifici (56%) e ama sperimentare novità (72%). Due caratteri che ben si adattano all’offerta di vini italiani provenienti da centinaia di DOC e DOCG.
La fotografia del mercato americano del vino arriva da Istituto Grandi Marchi e Nomisma Wine Monitor e ci mostra un chiaro orientamento verso i “ fine wines ”. Una tendenza che conferma ciò che Kantar prevede da qui al 2015: già oggi e ancor più nel futuro il 58% dei consumatori risparmia nelle spese quotidiane per spendere in ciò che più ama. Quindi se ama il vino preferirà concedersi quello capace di dargli maggiore piacere.

WINE LOFERS USA E FINE WINES
I wine lovers USA consumano 33 milioni di ettolitri di vino. Tuttavia si tratta solo del 10% di tutte le bevande alcoliche bevute dagli statunitensi. Per questo, nonostante l’enorme aumento dei consumi (+28% in 10 anni), il margine di crescita è ancora altissimo.

fine wines Villa Bertani Valpolicella

fine wines Villa Bertani Valpolicella

Questo dipende anche da una diffusione a macchia di leopardo: attualmente il nettare di Bacco viene bevuto in 5 Stati soltanto (New York, New Jersey, Florida, Texas e California) mentre nel resto della nazione è ancora una prelibatezza per pochi.
La produzione del vigneto nazionale soddisfa circa 2/3 dei consumi mentre le importazioni valgono 5,5 miliardi di Dollari. L’Italia è stata recentemente superata dalla Francia come primo Paese esportatore in USA ma ha comunque una ragguardevole fetta delle vendite: 34% del totale dei vini fermi e il 32% degli spumanti, l’8% dei vini sopra i 20 $ a bottiglia e un bellissimo 10% per le bottiglie da 31 $ in su.

San Valentino d’amore e di – vino

Alla Fattoria del Colle per il 14 febbraio oppure il weekend successivo per vinoterapia e massaggi di coppia nella zona benessere e qualche peccato di gola

San-Valentino-Fattoria-del-Colle-

San-Valentino-Fattoria-del-Colle-

Tre trattamenti benessere studiati appositamente per l’inverno e per preparare alle serate di coppia, una cena a base di cibi afrodisiaci a lume di candela e, in camera, i calici e la bottiglia per un brindisi romantico. Completa i riti degli innamorati, in occasione di San Valentino, la promessa d’amore davanti all’albero d’oro di Lucignano.

Tutto nella cornice rilassante e intima della Fattoria del Colle, nella campagna toscana dei panorami più belli e dei grandi vini rossi. La fattoria è un luogo antico e pieno di fascino. La visita guidata che porta gli ospiti nella cantina della Doc Orcia e del Chianti Superiore e nelle sale storiche della villa Cinquecentesca fra cui c’è la camera del Granduca Pietro Leopoldo d’Asburgo Granduca di Toscana.

Fattoria-del-Colle-Ristorante

Fattoria-del-Colle-Ristorante

La proposta comprende un pernottamento in camera matrimoniale con bagno e prima colazione. Cena di 4 portate (vino escluso), un trattamento, la visita guidata della Fattoria del Colle con degustazione itinerante, bottiglia e calici per il brindisi romantico in camera.

Costo € 184 a persona

Il programma viene organizzato il 14-15 e 17-18 febbraio

Per il programma e per prenotare  clicca qui

Piaceri dell’inverno alla Fattoria del Colle

Massaggi,  vinoterapia e jacuzzi d’acqua calda con brindisi e panorama, cene degustazione davanti al camino ecco i piccoli piaceri dell’inverno in campagna

Piaceri d'inverno alla fattoria del Colle zona benessere

Piaceri  dell’inverno alla fattoria del Colle zona benessere

Massaggi con pietre di corallo, impacco al vino nel bagno turco seguito dal trattamento  con olio di vinaccioli, massaggio rilassante con olio caldo. Queste sono le tre proposte benessere della Fattoria del Colle i piaceri dell’inverno per riscaldarsi e rigenerarsi mentre fuori il termometro scende a zero.

Nella campagna toscana dei panorami più belli, nella zona dei grandi vini rossi un weekend per rigenerare la pelle e concedersi qualche piccolo peccato di gola.  Cene a lume di candela davanti al camino con il Brunello  e le ricette della tradizione: pinci al sugo di nana, ravioli ripieni di peposo, pappardelle al sugo di cinghiale e molti altri piatti tradizionali alleggeriti da un pizzico di modernità.  Una o due notti in agriturismo nel silenzio della campagna e nell’atmosfera intima creata da un ambiente antico e autentico.

Fattoria del Colle ristorante- Piaceri d'inverno

Fattoria del Colle ristorante- Piaceri dell’inverno

Visite nella cantina Casato Prime Donne a Montalcino e nella villa cinquecentesca del Colle. Degustazioni di Brunello e Rosso di Montalcino, Chianti Superiore e Doc Orcia. Ultimi ma più invitanti i trattamenti rilassanti e rigeneranti nella zona benessere della Fattoria del Colle.

Per leggere il programma e prenotare clicca qui.

L’area wellness  della fattoria è un luogo esclusivo in cui espertissimi terapisti aiutano gli ospiti a ridare tonicità e giovinezza alla pelle mentre  l’ambiente rilassante aiuta la mente a uscire dallo stress della vita di ogni giorno.  Si trova nel dietro della villa Cinquecentesca  è intima, decorata da cementine di stile ottocentesco, e spesso viene usata in esclusivo da una coppia alla volta.

IOsonoDONATELLA Brunello 2012

IOsonoDONATELLA  Brunello 2012 seconda edizione, in 600 esemplari, del vino più esclusivo e importante firmato Cinelli Colombini

IOsonoDonatella 2012 Brunello

IOsonoDonatella 2012 Brunello

<<Ho sempre sognato di produrre un vino di perfetta armonia come questo>> dice Donatella Cinelli Colombini presentandoci il Brunello 2012 a cui ha voluto dare il suo nome IOsonoDONATELLA << un vino unico e con tannini setosi e profumi di piccoli frutti rossi maturi che inebriano. Un vino potente che vivrà per decine di anni, ma anche capace di dare piacere a chi lo beve oggi>>.

Solo 600 bottiglie che vengono prodotte esclusivamente nelle migliori vendemmie.
IOsonoDONATELLA è un vino d’autore, qualcosa di raro ed esclusivo, in cui la produttrice toscana ha racchiuso i suoi sogni e la sua storia.

IOsonoDonatella Brunello di Montalcino 2012

IOsonoDonatella Brunello di Montalcino 2012

Nasce nella zona Nord di Montalcino, in una piccola vigna che si chiama Ardita, in una splendida posizione assolata. Nella cantina Casato Prime Donne ha maturato per quasi tre anni in fusti di rovere di 5-7 ettolitri, realizzati a mano in 4 piccoli laboratori artigiani francesi. Le botti di questo Brunello hanno un cuore rosso attaccato sopra in modo che tutti, e soprattutto le cantiniere, le accudiscano con la massima cura e non mescolino il loro vino con tutti gli altri. Prima di andare in bottiglia il vino ha sostato per sei mesi in un uovo di cemento nudo per ossigenarsi e diventare ancora più vellutato. Un piccolo tocco di eleganza ma anche un ritorno al passato e alle vecchie tradizioni toscane che scendono indietro di almeno cinquecento anni.