GIUDIZIO SUI VINI: ECCO QUELLI CINESI
Il giudizio sui vini si evolve con lo stile di vita e la cultura gastronomica dei mercati principali, è successo con gli USA e ora accade con la Cina

Cwe – sistema di giudizio cinese sui vini sulla base del gusto e il cibo cinese
di Donatella Cinelli Colombini
In ogni aspetto della civiltà umana esistono valutazioni che rimangono stabili e altre che variano. Pensate alla pittura, nessuno ha mani messo in discussione Raffaello, ma Caravaggio è rimasto un illustre ignoto fino alla metà del Novecento, per non parlare di Giotto e degli artisti medioevali che cent’anni fa venivano disprezzati come “primitivi”.
I GIUDIZI SUI VINI VARIANO A SECONDA DEI MERCATI PIU’ IMPORTANTI
Succede lo stesso nel vino: nessuno mette in discussione la classifica del 1855 con i 5 Bordeaux First Growth Lafite, Margaux, Haut Brion, Latour e Mouton ma ora il panorama dei vini super star è più ampio e mi riferisco a etichette come Sassicaia, Grange per non parlare del successo internazionale di denominazioni come il Brunello o di zone come la Nuova Zelanda.

I cinesi abituati al te e a cibi non grassi hanno un metro di giudizio diverso sul vino
Il giudizio sul vino ha avuto un’evoluzione progressivamente più rapida collegandosi al cambiamento dello stile di vita e al gusto dei mercati più importanti. Ecco che quando il centro del business enoico è passato dall’Europa agli Stati Uniti, i giudizi sui vini sono radicalmente cambiati per la forte influenza di consumatori che amavano vini più opulenti e adatti a pasti più destrutturati e con cibi meno salati.
Come la crescita dei consumi USA ha portato con se l’influenza dei critici statunitensi – Robert Parker/WineAdvocate, Wine Spectator, Wine Enthusiast, Vinous, James Suckling … – con i loro giudizi in centesimi, la crescita di importanza del mercato cinese, che nel 2021 dovrebbe diventare il secondo del mondo, porta con sè un prevedibile e anzi previsto sistema di valutazione cinese. Il nuovo rating si chiama Cwe – Chinese Wine Evaluator e si basa su un’approfondita analisi dei <<consumatori cinesi di vino, sulla loro cultura del cibo e le loro abitudini alimentari>>, come si legge sul sito della China Alcoholic Drinks Association.
L’obiettivo dei rating Cwe è quello di <<stabilire un sistema di punteggio che si adatti al consumatore cinese>> per rendere più facili le sue scelte e consentirgli <<di gratificare meglio le sue preferenze>>.
I GIUDIZI CINESI SUI VINI SONO IN DIECI PUNTI E SI CHIAMANO CWE
Quando dico che il sistema di valutazione cinese era previsto mi riferisco ai rumors in questo senso e al riferimento presente nella guida all’abbinamento fra i piatti cinesi e i vini italiani proposto due anni fa come parte del programma “Chinese Cuisines meet Italian Wines” sostenuto da Ice Pechino.