brunello Tag

Vino italiano: pochi sanno da dove viene, escluso il Brunello

 

Fra le 45 regioni produttrici di vino conosciute dai consumatori USA solo 5 sono italiane: Toscana, Sicilia, Chianti, Prosecco e Piemonte

vino-italiano-in-USA-San-Francisco - Biondivino - Brunelli in esposizione

vino-italiano-in-USA-San-Francisco – Biondivino – Brunelli in esposizione

Di Donatella Cinelli Colombini

L’indagine fatta tempo fa sulla riconoscibilità dei distretti vitati, è di Wine Intelligence ed ha riguardato statunitensi che bevono vino almeno una volta al mese. Per chi giudica troppo saltuario questo consumo è giusto precisare che nel mondo 108 milioni di persone bevono vino una volta all’anno, 84.000.000 una volta al mese e 61 milioni ogni settimana. Per questo, la scelta di consumatori “mensili” appare rappresentativa di un enorme numero di bevitori.

WINE INTELLIGENCE SULLA RICONOSCIBILITA’  DEI DISTRETTI VITICOLI

Ed ecco i risultati: fra le 45 regioni del vino più conosciute troviamo al primo posto Napa

Huston-seminario-sul-Brunelo-ai-clienti-USA

Huston-seminario-sul-Brunello-ai-clienti-USA

Valley e al secondo la Toscana indicata dal 60% degli intervistati. Seguono la Sicilia e il Chianti pari merito al 9° posto, seguite dal Prosecco 13° con il 36% di risposte positive e il Piemonte conosciuto solo dal 22% del campione.
Il confronto con la Francia è sconfortante; infatti se le regioni USA sono le più conosciute dai connazionali, 18 di quelle d’oltralpe sono state indicate fra le 45 più conosciute.
Situazione simile nell’indagine riguardante i consumatori tedeschi. In questo caso le zone viticole più conosciute sono 42 e il campione degli intervistati è ancora quello di chi beve vino almeno una volta al mese (27,5 milioni di tedeschi). Prima posizione per Bordeaux seguita da ben 12 regioni francesi del vino. I distretti viticoli italiani presenti nella lista sono 5 con il Chianti al 10° posto (65% di riconoscibilità) seguito da Prosecco, Trentino, Sicilia e Piemonte.

The Wine Advocate a Zurigo con 600 vini

Zurigo è la città dei banchieri, del lusso non ostentato, la città europea dove il vino costa di più e dove sono andata fra le 255 cantine scelte da Wine Advocate.

Monica-Larner-e-Donatella-CinelliColombini-degustazione-WineAdvocate-RobertParker-2019-a-Zurigo

Monica-Larner-e-Donatella-CinelliColombini-degustazione-WineAdvocate-RobertParker-2019-a-Zurigo

Di Donatella Cinelli Colombini

Nella degustazione di Wine Advocate -Robert Parker lo squadrone italiano era il più numeroso con 53 cantine schierate sul perimetro esterno della sala. Moltissime con i produttori presenti personalmente. Noi di Montalcino siamo tredici, il 20% delle aziende italiane, un numero molto alto che indica la considerazione di cui gode il Brunello presso la più importante rivista di vino del mondo.

Matter of Taste – fine wine experience

La Matter of Taste – fine wine experience riunisce 600 vini eccellenti di tutto il mondo scelti fra quelli che hanno ottenuto più di 90 centesimi da parte di Robert Parker-Wine Advocate. Nell’assaggio c’è l’imbarazzo della scelta. Il sabato mi concentro sulle bottiglie spagnole che trovo troppo cariche di legno anche se, a loro dire, questa impronta muscolare li aiuta a vendere. Mi affascina l’immenso potenziale qualitativo di portoghesi e cileni e rimango folgorata dal vino Eolo, ottenuto da un vigneto piantato nel 1912 nell’azienda Trivento. Domenica dedicata agli assaggi di Sud Africa (dove assaporo un ottimo De Toren 2010) che conosco molto bene per i miei sei viaggi infruttuosi alla ricerca di un partner per creare una cantina. Assaggio una decina di vini bordolesi rimanendo impressionata dall’impronta del legno che, sebbene ben fuso, li predispone a diventare “vin de garde” che rimarranno anni e anni nelle cantine degli investitori. Mi ritempro nello Champagne e scopro un’autentica chicca dove la freschezza bilancia uno stile ossidativo: si chiama Femme (nome che me la rende oltremodo simpatica) ed è di Duval LeRoy.

Zurigo-tramonto-23-febbraio-2019

Zurigo-tramonto-23-febbraio-2019

Mi intriga trovare bottiglie di cui ho scritto nel blog, come l’argentina Catena Zapata Malbec con la sua etichetta piena di scheletri e donne nude. E’ come incontrare vecchi amici. Poi ci sono gli amici in carne ossa, come Elena Fucci con suo marito Andrea, Paolo Bianchini che mi racconta come è riuscito a portare Zanardi a Benvenuto Brunello, Tamara Maccherini che ora lavora da Regaleali

I degustatori di Wine Advocate- Robert Parker

Molti degli assaggiatori di Wine Advocate-Robert Parker sono presenti, compresa la gran capo Lisa Perrotti-Brown Master of Wine che ha la responsabilità di Bordeaux e Napa. Ci sono Monica Larner, che assaggia i vini italiani, Stephan Reinhardt, recensore per Svizzera, Champagne, Loire, Germania, Alsazia e Austria, e William Kelley, degustatore per la Borgogna.
Guidano masterclass stellari. Colpisce l’età molto giovane di molti di loro: Reinhart con i suoi capelli completamente bianchi ha un bel viso che lo fa assomigliare un attore o un modello, Kelly ha l’aspetto di un teenager e viene descritto da Monica Larner come un genio dalla memoria prodigiosa perché riesce a citare senza esitazione le verticali di tutte le cantine.

Pasqua in Toscana per scoprire i grandi vini

Con la famiglia, in coppia, con gli amici a quattro zampe …. vacanze di Pasqua in fattoria per scoprire i grandi vini toscani e la sacralità della loro terra

Pasqua-alla-Fattoria-del-Colle

Pasqua-alla-Fattoria-del-Colle

Quasi un week end avventura, con la sacralità dei conventi e qualche peccato di gola a tavola e in cantina, soprattutto la scoperta di Brunello, Chianti e Orcia attraverso visite degustazioni e esperienze uniche.

La Fattoria del Colle è un piccolissimo borgo immerso in una campagna rimasta intatta per secoli: oliveti, vigneti, dolci colline della Val d’Orcia e delle Crete senesi piene di città d’arte. Nella Fattoria le camere e gli appartamenti sono arredati da mobili di piccolo antiquariato, ci sono due ristoranti, quattro percorsi di trekking, tre parchi, la scuola di cucina e ovviamente le cantine.

PASQUA PER WINE LOVER E AMANTI DELLA CAMPAGNA

Pasqua-alla-Fattoria-del-Colle

Pasqua-alla-Fattoria-del-Colle

Il programma di Pasqua contiene un’autentica master class sui grandi vini toscani, divertente e piena di sorprese che appassionerà persino gli astemi e trasformerà i wine lovers in veri cultori del vitigno Sangiovese. Poi visite nelle cantine del Brunello e dell’Orcia, piccola lezione di cucina, visita delle sale storiche della villa cinquecentesca e dell’orto storico, tre cene a tema, una master class sui grandi vini toscani e una degustazione verticale di Brunello ….

Per chi ha voglia di rilassarsi nel calore salutare dell’acqua e del vino ci sono la jacuzzi per i brindisi davanti al panorama, la vasca per la vinoterapia di coppia e poi le terapie naturali per rigenerare il corpo e la mente nella deliziosa ed esclusiva zona benessere della Fattoria del Colle.

Calaf e il Brunello diventa cioccolatino d’autore

Calaf, il principe della Turandot di Puccini, da il suo nome alle praline di cioccolato fondente contenenti gocce di grandi vini come in nostro Brunello

 

Calaf-e-Brunello-DonatellaCinelliClombini

Calaf-e-Brunello-DonatellaCinelliClombini

Calaf è una serie di 9 praline di cioccolato fondente con gocce di Brunello, Amarone, Fiano di Avellino, Passerina del Frusinate, Malvasia, Passito di Pantelleria, Primitivo e Taurasi. Ovviamente il Brunello è quello di Donatella Cinelli Colombini.

Calaf dalla Turandot al cioccolato

Ogni bon bon è confezionato come un gioiello in scatoline e scrigni singoli oppure cofanetti contenenti la serie intera di 9-18 cioccolatini. All’esterno ci sono disegni primo Novecento di chiara ispirazione esotica che richiamano il protagonista della Turandot. Calaf, è infatti il principe cinese che riesce a trasformare in una donna innamorata, la bellissima ma sanguinaria principessa Turandot. L’antica novella diventata celebre grazie alla musica di Giacomo Puccini non fu mai completata per la morte del compositore. Per questo, nella sua prima esecuzione (1926) al teatro Alla Scala, il Maestro Toscanini interruppe la rappresentazione dove il compositore l’aveva lasciata morendo rifiutandosi, anche in seguito, di eseguirla nella forma completata da Franco Alfano.

Calaf: le praline dei grandi vini e dell’amore

Kalaf-pralina-con-Brunello

Kalaf-pralina-con-Brunello

Calaf è quindi l’eroe dell’amore, colui che mette in gioco la sua vita per avere la donna del suo cuore. Ed è a questo personaggio romantico che Nadia Pagliuca, campana di origine e toscana di adozione, si è ispirata per creare una linea di cioccolato esclusiva e di altissimo livello. Aprire i suoi cofanetti è un’esperienza aromatica prima ancora che gustativa perché il profumo delle praline è inebriante. Ogni confezione può essere personalizzata e diventare un regalo senza eguali.
Calaf è il secondo progetto di Nadia in Toscana. Nel 2012 ha aperto “La Confetteria Firenze” con il sostegno di una famosissima azienda di confetti di Sulmona. All’interno di questa attività nacque il primo bon bon confettato al Chianti che è divenuto l’immancabile ospite dei matrimoni in Toscana. Il nuovo progetto Calaf coinvolge Nadia Pagliuca insieme a un gruppo di familiari e amici con i quali è stata studiata e sperimentata la linea di praline che mescolano cioccolato e grandi vini.

Weekend dedicati al benessere e ai grandi vini in Toscana

Nella fattoria del Colle, nella Toscana nobile e antica, weekend dedicati al Brunello e ai grandi vini rossi, oppure al benessere di-vino e ai peccati di gola

weekend-con-grandi-vini-e-benessere-fattoria-del-Colle

weekend-con-grandi-vini-e-benessere-fattoria-del-Colle

Di Donatella Cinelli Colombini

Weekend great wines e Wellness weekend. Questo è il nome di due proposte che arrivano dalla Toscana famosa per i grandi vini rossi, i panorami, le tradizioni conservate con amore.

WEEKEND GRANDI VINI

Tre giorni, due notti, due visite in cantina e una in vigna, 3 assaggi guidati con Brunello, Chianti Classico, Chianti e Vino Nobile, due cene degustazione, una master class e per scoprire il sangiovese e le maggiori DOCG della Toscana
Pernottamento in camera doppia con bagno e prima colazione

WEEKEND WELLNESS DI-VINO

weekend-con-grandi-vini-e-benessere-fattoria-del-Colle

weekend-con-grandi-vini-e-benessere-fattoria-del-Colle

Weekend di due notti, percorso benessere con trattamenti bionaturali, visita della villa cinquecentesca e della cantina, piccola lezione di cucina, due cene degustazione con abbinamenti.
Pernottamento in camera doppia con bagno e prima colazione

Per leggere il programma dettagliato e prenotare clicca qui.
Due proposte che fanno vivere dei fine settimana intensi per rigenerarsi e emozionarsi scoprendo i segreti dei grandi vini rossi e della meravigliosa campagna toscana. Un’esperienza da condividere con nuovi amici che hanno le stesse passioni e la stessa voglia di emozionarsi con sapori e tradizioni senza tempo, farsi coccolare e concedersi qualche strappo alla dieta.
Abiti casual e soprattutto scarpe da campagna. Qualche cosa di più elegante ma comodo per la sera. Non dimenticare il costume da bagno e la macchina fotografica.

Il valore dei vigneti italiani

E’ il terreno agricolo più caro e complessivamente il valore della vigna italiana è di 32 miliardi di Euro. Ma il valore di ogni ettaro varia da 10mila a 2 milioni 

Montalcino-vigneti-Argiano

valore-dei-vigneti-Montalcino-vigneti-Argiano

Di Donatella Cinelli Colombini

I 625mila ettari di vigneto hanno un prezzo medio di 51.000€ Euro e il loro valore è continuamente cresciuto dal 2000 ad oggi con un ritmo di circa l’1% l’anno e punte del 2% in Piemonte e Friuli Venezia Giulia mentre in Veneto  il fenomeno Prosecco ha fatto lievitare domanda e prezzi per cui un ettaro di Cartizze, il top del Prosecco, arriva a costare 1,5 milioni di Euro.

I dati CREA  (Consiglio per la ricerca in Agricoltura) riproposti dal portale I numeri del vino, mostrano uno scenario molto vasto e quindi necessariamente poco preciso nei dettagli. Ecco che la Toscana (-0,5%) e la provincia di Siena hanno un segno

Barolo area Cannubi

valore-vigneti-Barolo area Cannubi

leggermente negativo mentre posso assicurare che mai come ora ci sono investitori a caccia di vigneti di Brunello a prezzi che variano da mezzo a un milione di Euro a seconda della qualità, prestigio, età … Ancora in Toscana, fra le denominazioni più note, i prezzi più abbordabili sono nella Vernaccia di San Gimignano 70-90.000€ l’ettaro e nel Chianti con valori simili mentre dopo la zona montalcinese le quotazioni più alte sono a Bolgheri (350-450.000€ l’ettaro).

Dopo le vendite milionarie nel Barolo il valore dei vigneti della maggiore DOC piemontese è schizzata al primo posto nella classifica dei più cari d’Italia superando Bolzano che tradizionalmente era in cima alla lista. Di recente i fratelli Mirko e Federica Martini hanno comprato mezzo ettaro del cru Cerequio pagandolo 2 milioni di Euro. Tuttavia normalmente un ettaro di Barolo oscilla fra uno e due milioni di Euro.

Brunello di Montalcino 2014 by Donatella Cinelli Colombini

This is a Brunello for millennials, more understandable, more pleasant than the vintages apt for long ageing and consequently more appropriate for new wine consumers who are looking for pleasure in the glass

2014 Sangiovese harvest

<<For the first time I have destined all my best grapes to the production of Brunello, I have preferred not to make Riserva nor the selection Prime Donne>> said Donatella Cinelli Colombini. <<This decision has been an expensive one but has been necessary to offer customers, who

faithfully come back year after year, a great wine worthy of my name>>.

A FRIENDLY BRUNELLO DI MONTALCINO 2014

This Brunello di Montalcino 2014 is different to usual, it is friendly, very rich in aroma, the alcohol content is moderate and the wine has great finesse. A wine like those from long ago but however apt for young wine lovers who travel the world and like eating less traditional dishes and more multiethnic foods.

Brunello di Montalcino 2014 Donatella Cinelli Colombini

2014 was a year with no winter and no summer. Up until August the climate was cold and rainy forcing the grape growers to work a great deal. Then the good weather arrived and this permitted a good harvest. The 2014 harvest stood out for another reason: it was a triumph for organic cultivations. Only those, like us, who grew their vines without systemic products brought home excellent grapes.

Lezione a 5 stelle per lo staff Cinelli Colombini

Lezione di Franco Pallini all’Hotel Continental di Siena per 15 addetti alla produzione, vendita e servizio dei vini di Donatella Cinelli Colombini

Siena-Hotel-Continental-Lezione-di-Franco-Pallini-allo-staff-di-Donatella-CinelliColombini

Siena-Hotel-Continental-Lezione-di-Franco-Pallini-allo-staff-di-Donatella-CinelliColombini

Lunedì 17 dicembre 2018, si inaugura un modo nuovo di fare formazione aziendale nel vino. Niente aula ma un albergo storico, raffinatamente decorato da affreschi e mobili d’antiquariato, nel cuore di Siena: l’Hotel Continental 5 stelle lusso.

Hotel Continental 5 stelle lusso a Siena

Si tratta di un palazzo nobiliare costruito all’inizio del Cinquecento come dono di nozze alla nipote di Papa Alessandro VII Chigi. Nei secoli, le sue sale hanno ospitato i visitatori più importanti e esigenti di passaggio nella città del Palio, fra cui la Regina d’Italia Margherita di Savoia.
Nel contesto lussuoso dell’Hotel Continental i 15 addetti alla produzione, vendita e al servizio dei vini di Donatella Cinelli Colombini seguiranno una lezione-degustazione tenuta da Franco Pallini assaggiatore, consulente e noto giornalista di ambito enologico.

Franco Pallini lezione-degustazione

Hotel-Continental-masterclass-di-Franco-Pallini-allo-staff-di-Donatella-CinelliColombini

Hotel-Continental-masterclass-di-Franco-Pallini-allo-staff-di-Donatella-CinelliColombini

<<L’esperienza ha lo scopo di accrescere le conoscenze sul vino delle persone del mio staff, specialmente delle più giovani, a contatto con i visitatori >> ha detto Donatella Cinelli Colombini presentando il format didattico <<insieme alle informazioni sulle denominazioni Brunello, Orcia e Chianti Superiore desidero che i miei collaboratori visitino una struttura ricettiva di altissimo livello, cioè un albergo come quelli frequentati dalla clientela più esigente e internazionale dei nostri vini>>. Una lezione a tutto campo dunque, che metta l’accento sull’importanza della formazione continua e il confronto con realtà turistiche di prestigio <<dove ogni particolare è trattato con cura, dall’analisi organolettica che accompagna un grande vino alla tovaglia sotto il calice>>

IOsonoDonatella Brunello di Montalcino DOCG 2013

IOsonoDonatella una selezione di 1.000 bottiglie creata da Donatella Cinelli Colombini per i wine lovers che, come lei, amano il Brunello di grande eleganza

IOsonoDonatella 2013 Brunello

IOsonoDonatella 2013 Brunello

2013 annata di Brunello partita in sordina con 4 stelle, che dopo la maturazione in botte si è rivelata strepitosa per complessità e finezza. Nella selezione IOsonoDonatella questi caratteri si manifestano con straordinaria eleganza. Si tratta infatti di un “fine wine” esclusivo adatto per regali e occasioni importanti che viene prodotto solo nelle migliori vendemmie e proviene interamente dal vigneto Ardita. Un appezzamento di viti di Sangiovese con un’estensione di circa due ettari dove il terreno è capace di donare una finezza superiore all’uva e al vino.

IOsonoDonatella-Brunello-2013

IOsonoDonatella-Brunello-2013

La selezione IOsonoDonatella è stata realizzata, per la prima volta con il Brunello 2010 quando Donatella Cinelli Colombini ha capito che il suo sogno di produrre un grandissimo Brunello era diventato realtà. Un progetto iniziato nel 1998 quando ricevette, dalla madre Francesca, il Casato Prime Donne sulla collina di Montalcino e iniziò a ristrutturare i vigneti e la cantina. Un sogno da vignaiola appassionata che anno dopo anno ha portato Donatella a ottenere riconoscimenti in tutto il mondo.

A Parigi con Millésima e a Londra con Wine Advocate

Due città meravigliose in 5 giorni per due eventi memorabili le degustazioni di Millésima dei vini italiani e la celebrazione dei 40 anni di Wine Advocate

Donatella-CinelliColombini-Parigi-Monumento-a-Giovanna-d'Arco

Donatella-CinelliColombini-Parigi-Monumento-a-Giovanna-d’Arco

Di Donatella Cinelli Colombini

Parigi è ancora più bella e molto più assediata dal traffico rispetto a come la ricordavo. E’ insolitamente caldo ma c’è poco tempo di fare i turisti, giusto una passeggiata fino al Louvre e a Notre Dame con piccolo shopping di antiquariato (una maiolica popolare settecentesca). Che città meravigliosa! E’ la moda in formato urbano. L’evento di Millésima è in pieno centro in un palazzo impreziosito da stucchi e ringhiere in ferro battuto costruito nell’Ottocento per formare gli artigiani d’arte. L’organizzazione di Millésima è impeccabile: dal modo con cui sono vestiti i tavoli, alle brochure e al servizio per ordinare i vino è tutto perfetto, elegante e efficiente. Millésima è il top e si vede anche da questo. E’ il leader della vendita di grandi vini francesi e ora sta assumendo lo

Monica-Larner-Lisa-Perrotti-Brown-degustazione-Robert-Parker-a-Londra

Monica-Larner-Lisa-Perrotti-Brown-degustazione-Robert-Parker-a-Londra

stesso ruolo a livello mondiale. Attualmente il suo business è principalmente di grandi Bordeaux e Borgogna ma il suo portafoglio contiene il fior fiore delle cantine italiane con un business che cresce ogni anno. Colpisce il livello della loro clientela ricchissima e competentissima. Sanno assaggiare e non si meravigliano della qualità delle nostre bottiglie ma, anzi, sono a caccia di vini eccellenti a prezzi nettamente inferiori a quelli francesi. Noi siamo fra il Brunello di Poggio di Sotto quello di Altesino e i vini de Le Macchiole e Tua Rita. I nostri Brunello piacciono e i clienti ce lo dicono esplicitamente <<ces vins sont fantastiques, ils sont élégants>>. Alla fine della serata Champagne e Château d’Yquem con l’annuncio che gli acquisti della serata hanno superato ogni attesa.

Enoturismo prossimo futuro

Nei prossimi cinque anni come cambierà nell’enoturismo in Italia? Più turisti del vino, più web, accoglienza in cantina più professionale e diversificata

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

Incoming-enoturistico-Casato-Prime-Donne-Montalino

visita-con-assaggi-e-musica-Casato-Prime-Donne-Montalino

Accogliendo una richiesta di Roberta Garibaldi, la professoressa dell’Università di Bergamo che sta preparando il suo secondo “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano” in uscita a gennaio, mi sono posta la domanda di come cambierà il turismo goloso nei prossimi 5 anni. Ho tracciato quelle che, secondo me, saranno le principali tendenze del turismo del vino nel futuro prossimo. Io conosco solo questa parte del turismo enogastronomico e sono quasi certa di aver fotografato la sua evoluzione.
WEB e PORTALI

Enoturismo-CasatoPrimeDonne_tinaia-ambiente immersivo

Enoturismo-CasatoPrimeDonne_tinaia-con-performance-immersiva

Sempre più digitale. Il turismo del vino è, in Italia, in realtà un escursionismo che dura dalla mattina alla sera. Pochi pernottano nei territori del vino. La stragrande maggioranza degli italiani lo considerano un passatempo rilassante in mezzo alla natura e partono da casa con una sola destinazione prefissata per decidere sul posto cos’altro vedere e dove mangiare. In questa situazione diventa sempre più importante essere ben visibili nei navigatori dell’auto e nei grandi portali come Google o TripAdvisor, anche perché le recensioni giocheranno un ruolo determinante nella scelta dei turisti.

E se i produttori diventassero più importanti dei vini?

Questa è l’evoluzione prospettata da Jancis Robinson: vino sempre più interattivo e esperienziale, i produttori protagonisti e in contatto con i consumatori

Jancis Robinson

Jancis Robinson

Di Donatella Cinelli Colombini, Casato Prime Donne, Brunello

Jancis Robinson la Master of Wine più nota e più ascoltata ci dona un’autentica perla sulla rapida evoluzione del rapporto fra i consumatori e il vino. Come sempre visionaria e anticipatoria la super wine expert britannica individua delle tendenze prima di tutti gli altri con due premesse: il vino è ancora prevalentemente consumato da chi ha più di 50 anni e questo viene spesso dimenticato dagli addetti al marketing che si affannano sulle generazioni di nativi digitali. Altro punto di partenza sono i rapporti fra le imprese e i consumatori. Nell’industria manifatturiera o meccanica gli uffici “assistenza clienti” quelli che un tempo erano gli “uffici reclami” sono diventati il più importante anello di congiunzione con la clientela e vengono considerati di importanza strategica per fidelizzare alla marca e rendere più soddisfacente il consumo o l’utilizzo della merce venduta.
Nel vino avviene la stessa evoluzione anche se più sotto traccia ed è proprio la

Jancis Robinson MW

Jancis Robinson MW

Robinson a metterla in luce. Sullo sfondo di questa analisi c’è anche il ruolo dei wine critics. La loro influenza sugli over 50 è ancora forte ma devono imparare a dialogarci di più affrontando anche l’annoso problema dell’autenticità e della trasparenza dei giudizi.
Non sappiamo se i consumatori sono <<more empowered or just most self expressive>> più potenti o più auto assertivi ma certamente stiamo andando verso un ”economia dell’esperienza” in cui i consumatori vogliono visitare il luogo in cui nasce la loro bottiglia preferita e pagano per interagire con il brand o ancora meglio con il produttore.

La botola di Gozo … l’avventura continua

Voi pensavate che dopo 10 mesi la costruzione della terrazza sul tetto della casa di Gozo-Malta fosse conclusa? Invece no! Ma ci sono progressi

Gozo-settembre-2018-gruppo-folkloristico-di-Qala

Gozo-settembre-2018-gruppo-folkloristico-di-Qala

Di Donatella Cinelli Colombini, Montalcino, Brunello

La celebre botola della scala che sale alla terrazza della nostra casa di Gozo (per la verità è di mio marito Carlo) ha finalmente una chiusura. E’ una lastra metallica, provvisoria ma almeno si apre e si chiude con il motore. Piove ancora in casa ma molto meno di prima. In compenso abbiamo scoperto che il WiFi non passa da un piano all’altro e che il cavetto per la connessione internet è troppo corto per lavorare sul tavolo di quello che sarebbe dovuto diventare il mio studio al primo piano. Ci sono poi tante piccole

Donatella-Vincenzo-Rosalba-Santoro-col-Vescovo-di-Gozo-Mario-Grech

Donatella-Vincenzo-Rosalba-Santoro-col-Vescovo-di-Gozo-Mario-Grech

sorprese poco piacevoli che nella nostra ingenuità non avevamo messo in conto. Se piove forte la terrazza e la cucina – tinello che vi abbiamo costruito sono inaccessibili. Aprendo la celebre botola allaghiamo la casa e la nuova bellissima scala con scalini di vetro diventa uno scivolo dove rompersi l’osso del collo. Meglio tenere la macchina per il caffè e qualche scorta di cibo nella cucina vecchia a piano terra che è meno panoramica ma sempre accessibile.
Nella terrazza il panorama è di una bellezza straordinaria ma non c’è la TV e mangiare in quel luogo da sogno significa perdere tutti i TG rimanendo tagliati fuori dalle vicende italiane. Tutto rimediabile:  radio, scorte in cucina …