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UN’OFFERTA ESCLUSIVA PER VERI APPASSIONATI

Volete ricevere direttamente a casa vostra 4 bottiglie di Brunello Prime Donne 2020 ed una magnum sempre di Prime Donne 2020 a €292,00?

Cari amanti del vino, abbiamo preparato per voi un’occasione imperdibile! Il Brunello Prime Donne 2020, un vino straordinario frutto di una selezione minuziosa da parte di quattro esperte di fama internazionale, è disponibile in una proposta speciale in due formati.

Questa è la prima annata in cui il Brunello Prime Donne è prodotto esclusivamente con le uve della vigne “Prime Donne” del Casato Prime Donne, con una produzione limitata di sole 5.000 bottiglie. Un Brunello che incarna l’eleganza, la finezza e la longevità, nato per soddisfare il palato delle consumatrici più esigenti, ma capace di conquistare tutti.

L’OFFERTA DEL MESE: DUE FORMATI PER OGNI OCCASIONE

– La bottiglia  da 0,75L, perfetta per una cena intima o una degustazione tra pochi intenditori.

– La magnum (1,5L), ideale per le grandi occasioni e per chi ama vedere il vino evolvere nel tempo in modo sublime.

 

OFFERTA SPECIALE PER I SOCI DEL CLUB DI DONATELLA

– 4 bottiglie (0,75L) di Brunello Prime Donne 2020 BIO

– 1 Magnum (1,5L) di Brunello Prime Donne 2020 BIO

– 1 coperchio in legno personalizzato della cantina Donatella Cinelli Colombini

IL NEGOZIO DELLA CANTINA TURISTICA (4)

WIFI DI CANTINA, LISTINO AL PUBBLICO, SUCCESSIONE DEI VINI NELLA PRESENTAZIONE COMMERCIALE, GAMMA DEI VINI IN PORTAFOGLIO, I CENTESIMI CHE FANNO LA DIFFERENZA

Il negozio di cantina Fattoria del Colle Toscana

Il negozio di cantina Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

Avere il WiFi in cantina è indispensabile. Molte persone, soprattutto giovani, non rimangono a lungo nei luoghi dove manca la connessione. Concedere l’accesso gratuito a Internet ai visitatori consente anche di registrarli più facilmente.
Si tratta di una pratica importantissima per seguire i turisti dopo il loro ritorno a casa e continuare a proporre loro offerte di acquisto, soggiorno, visite o partecipazione ad eventi. Il negozio di cantina è il posto privilegiato per raccogliere la sottoscrizione ai moduli, cartacei o virtuali, previsti dalla legge sulla privacy. Una volta trasferiti nel data base i riferimenti di questi follower costituiscono la base necessaria per creare un wine club o sviluppare il proprio e-commerce proprietario.

IL NEGOZIO DELLA CANTINA TURISTICA (3)

IL BANCONE DI VENDITA DELLA CANTINA, LA CASSA E LA MUSICA, LE SPEDIZIONI, IL SOTTO BANCO E IL DIETRO AL BANCO, LO SCAFFALE, LA PUBBLICIZZAZIONE DEI PREZZI

il negozio della cantina turistica Fattoria del Colle Toscana

il negozio della cantina turistica Fattoria del Colle Toscana

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino 

BANCO DI VENDITA

Assomiglia a quello dei negozi e deve essere grande per consentire la vendita del vino, la preparazione degli assaggi e persino la piccola degustazione ai clienti che vengono solo per comprare.
Solo le cantine con grandissimi flussi turistici possono permettersi di dividere queste due attività e raddoppiare il personale.
Si tratta di uno spazio attrezzato che va progettato per accrescere l’efficienza del servizio e ridurre i tempi di attesa dei clienti.
Sempre più spesso è presente il ricevitore di cassa che velocizza le vendite soprattutto se c’è una pistola e le bottiglie hanno un codice a barre. Circa l’obbligo o l’opportunità di usare il registratore di cassa al posto dei vecchi blocchetti di ricevute è indispensabile consultare il proprio commercialista.
Il ricevitore permette di velocizzare anche le operazioni successive alla vendita perché scarica il vino dai registri di cantina e carica la vendita nella contabilità. Anche tutte le statistiche di vendita risultano molto più semplici. Altro strumento utilissimo è il pos per ricevere i pagamenti con carta di credito o telefono.

IL NEGOZIO DELLA CANTINA TURISTICA (2)

AUTORIZZAZIONI PER L’APERTURA DEL NEGOZIO, LA TECNICA DI ESPOSIZIONE DELLE BOTTIGLIE, LA LUCE, LA TEMPERATURA, IL VINO SFUSO E LA VENDITA DI CIÒ CHE NON È VINO

Montalcino negozio di cantina Casato Prime Donne

Brunello di Montalcino negozio di cantina Casato Prime Donne

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc 

L’apertura di un negozio di vendita in cantina richiede solo la comunicazione al Sindaco corredata dalla planimetria accompagnata da una relazione del proprio tecnico che assevera il rispetto delle norme sull’abitabilità, sul lavoro e quelle sanitarie. L’autorizzazione sanitaria è necessaria per i luoghi in cui avviene la conservazione e il lavaggio dei bicchieri e il consumo del vino.

COME ESPORRE LE BOTTIGLIE PER LA VENDITA

Come tutti sappiamo la luce è un killer per il vino. Ma per vedere le bottiglie bisogna tenerle in piedi e illuminarle molto. Quindi bisogna mettere nelle vetrine e negli espositori bottiglie con liquido colorato all’interno e sul retro la scritta “non bere campione per sola esposizione”.
Sugli scaffali di vendita invece bisogna mettere bottiglie “vere” e questo è un problema. La posizione verticale fa soffrire il tappo e quindi bisogna esporle per il tempo più breve possibile. Una buona tecnica consiste nel limitare il numero delle bottiglie sugli scaffali di vendita e rifornirli da dietro in modo che le prime bottiglie vendute siano sempre quelle con maggior permanenza in esposizione.

IL NEGOZIO DELLE CANTINE TURISTICHE (1)

LA PAROLA D’ORDINE E’ IDENTITA’ PERCHE’ LO SHOP DALLA CANTINA DEVE FAVORIRE LA VENDITA DELLE BOTTIGLIE MA ANCHE TRASMETTERE I VALORI SU CUI SI POGGIA L’AZIENDA

negozio di cantina Casato Prime Donne Montalcino SI

negozio di cantina Casato Prime Donne Montalcino SI

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino 

Negli ultimi anni lo spazio delle cantine dedicato alla vendita delle bottiglie è diventato sempre più sofisticato con l’intervento di società specializzate e e di interior design.

I NON LUOGHI DEL VINO

Il risultato è che questi ambienti, che insieme alla zona per le degustazioni, sono i pochi in cui il produttore può esprimere la sua personalità e la sua storia, stanno perdendo il loro carattere identitario e diventano sempre di più “nonluoghi” molto belli ma anche simili a negozi e bar. In pratica non raccontano il territorio, la storia di quel produttore e neppure la specificità dei suoi vini.
In linea generale si nota un’aderenza ai trend del settore dell’arredo e del design che, a loro volta, rimandano alle nuove abitudini di consumo con alcuni elementi di fondo: sostenibilità e materiali naturali, unicità, design minimalista e funzionale, integrazione della tecnologia: dalla domotica agli arredi intelligenti.
L’aspirazione del mondo agricolo a mostrarsi allo stesso livello di quello cittadino, ha radici antiche e non è, di per sé, un elemento negativo. Lo diventa quando l’esito di questa evoluzione è estraneo all’identità vera della campagna.

WINENEWS È IL WINE BLOG N. 1 IN ITALIA E IL N. 23 NEL MONDO

COME OGNI ANNO FEEDSPOT , MAGGIOR DATA BASE MONDIALE SUI BLOG, PUBBLICA LA CLASSIFICA DEI MIGLIORI E SUL VINO WINENEWS È ANCORA UNA VOLTA IL N° 1 IN ITALIA

Alessandro Regoli e Irene Chiari WineNews Vincitori del Premio Casato Prime Donne 2024

WineNews Alessandro Regoli e Irene Chiari

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Per la verità nelle due classifiche dei wine blog c’è una cosa strana: Intravino è al 14° posto nella lista mondiale ma non compare in quella italiana benché sia un connazionale. Ma!!!

MIGLIORI WINE BLOG ITALIANI

FeedSpot è un archivio immenso dove è possibile trovare blog, video, podcast di qualunque argomento e scegliere quelli da seguire in base al loro stile e i loro contenuti. Una volta all’anno mette i fila i più bravi e Wine News è sempre in posizione leader. I migliori blog di vino italiani vengono scelti fra migliaia di organi di informazione digitale, in base a pertinenza, autorevolezza, follower sui social media e freschezza.
Primo dunque WineNews guidato da Irene Chiari e Alessandro Regoli dalla loro sede di Montalcino. Un emittente mondiale che parla da un piccolo paese diventato famoso per essere la patria del vino Brunello. WineNews viene descritta da FeedSpot << Il punto di riferimento per l’informazione sul mondo del vino: interviste, video, recensioni, approfondimenti e sempre le ultime novità. Winenews è un’agenzia di comunicazione>>. Seguono Vinoway e WineBlogRoll di Francesco Saverio Russo. Solo 6° la versione italiana di Wine Spectator.

I 5 VINI PIÙ COSTOSI AL MONDO

LA BOTTIGLIA PIÙ CARA È UN ROMANÉE CONTI DEL 1945 VENDUTO ALL’ASTA A NEW YORK PER 558.000$. FRA I VINI PIÙ CARI 4 FRANCESI E UNO STATUNITENSE, LO SCREAMING EAGLE

vini più costosi del mondo CHÂTEAU CHEVAL BLANC 1947

vini più costosi del mondo CHÂTEAU CHEVAL BLANC 1947

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino 

Ecco a voi i 5 vini più cari del mondo. Una sbirciatina nelle cantine dei miliardari che somigliano a cassaforte con dentro bottiglie che non verranno mai aperte.  Troviamo vini acquistati all’asta perché solo gli specialisti anticontraffazione di Sotheby’s, Christie’s e simili offrono abbastanza garanzie per compiere investimenti a cinque zeri. Queste bottiglie costosissime riflettono la rarità e la qualità eccezionale che contengono ma anche l’importanza storica e culturale che rappresentano nel mondo del vino.

DOMAINE DE LA ROMANEE CONTI 1945

Eccezionalità: L’annata 1945 è particolarmente pregiata poiché segna l’ultimo anno prima che le vigne fossero reimpiantate a causa della fillossera. Solo 600 bottiglie furono prodotte, rendendola estremamente rara. Considerato uno dei vini più pregiati al mondo, è sempre prodotto in quantità molto limitate. La sua complessità, eleganza e capacità di invecchiamento lo rendono altamente ricercato dai collezionisti.
Vendita all’asta nel 2018 da Sotheby’s a New York per 558.000 dollari.

DIETA, VINO E BIRRA

SORPRENDENTEMENTE LE CAMPAGNE ANTI ALCOLICHE SEMBRANO NON AVERE EFFETTI SUL CONSUMO DI BIRRA MENTRE IL VINO SOFFRE ANCHE PER I FARMACI DIMAGRANTI

vino sotto attacco anche i farmaci per dimagrire contrastano il suo consumo

vino sotto attacco anche i farmaci per dimagrire contrastano il suo consumo

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #docorcia

Ci sono tre notizie da leggere insieme per poi fare qualche riflessione.

LA BIRRA SEMBRA IMPERMEABILE ALLE CAMPAGNE CONTRO IL CONSUMO DI ALCOL

Costallation Brands, colosso del beverage mondiale chiude il 2024 con un calo di fatturati del vino e un aumento del business legato alla birra.

Seconda notizia: in Francia i consumi di birra hanno raggiunto la media di 26 litri l’anno superando quelli del vino che è sceso a 24 litri.
<<Un dato che colpisce ma non stupisce>> commenta WineNews spiegando che già nel 2022 un sondaggio di Baromètre Sowine/Dynata rivelava che il 51% dei francesi indicava la birra come bevanda alcolica preferita, per la prima volta davanti al vino con li 49%.

Terza e ultima notizia è la diffusione del farmaco dimagrante Ozempic che viene utilizzato da un adulto su otto in alcuni ambienti statunitensi.  Pare che deprima l’appetito e la sete per cui scoraggi sia il consumo di cibo che di bevande alcoliche.

CAVOLO IN UMIDO

DELIZIOSO CONTORNO INVERNALE DELLA TRADIZIONE CONTADINA TOSCANA CHE PUO’ DIVENTARE UN PIATTO REGALE CON DELL’OLIO EVO COME QUELLO DELLA FATTORIA DEL COLLE

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #docorcia

Le verdure cotte tre volte sono tipiche della cucina popolare toscana. In estate i sedani o i cardi sono lessi fritti e rifatti nel pomodoro. In inverno la stessa preparazione viene fatta col cavolfiore. Dalla mia esperienza c’è più pomodoro in Val d’Orcia e molto meno in Val di Chiana ma le ricette sono comunque deliziose. Sono un contorno da abbinare al pollo alla cacciatora oppure a una mozzarella di bufala appena fatta.
Di esecuzione molto facile ma non velocissima.

RINASCITA DEL VINO AUSTRALIANO: UN BUON ESEMPIO

I PRODUTTORI AUSTRALIANI MOSTRANO L’IMPORTANZA DELLA CONDIVISIONE DI ESPERIENZE E PROGETTI PER RITROARE IL SUCCESSO USANDO BENE GLI INCENTIVI PUBBLICI

Vino Australiano rinascita Bass Phillip

Vino Australiano rinascita Bass Phillip

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #OrciaDoc

Fino allo scorso anno, le notizie che arrivavano dalle cantine australiane, erano abbastanza sconfortanti: problemi climatici, commerciali, l’immagine di vini monolitici e di grande volume che andavano di moda alla fine del Novecento … poi la ripresa. Un bellissimo articolo di Wine Searcher racconta questo percorso.

I MOTIVI DELLA CRISI DEL VINO AUSTRALIANO

Il maggior guaio era il mercato cinese con i dazi al 218% che avevano fatto crollare le esportazioni da 1,24 miliardi a 1 milione di Dollari australiani. Nel marzo scorso queste tasse di esportazione sono state cancellate.
Va ricordato che l’industria del vino australiana è concentrata su un numero relativamente piccolo di cantine, ha delle cantine-locomotore che tirano il mercato e delle università, soprattutto Adelaide che rispondono tempestivamente ai bisogni dei wine makers.

SOLFITI NEL VINO: CAMBIA ANCHE L’AROMA E IL SAPORE?

LA RIDUZIONE E L’ELIMINAZIONE DEI SOLFITI SONO UN ARGOMENTO DI GRANDE ATTUALITÀ PER LA SALUTE DEI CONSUMATORI E LA QUALITÀ STESSA DEL VINO. OPINIONI A CONFRONTO

Solfiti aggiunti nel vino favorevoli e contrari

Solfiti aggiunti nel vino favorevoli e contrari

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

Gli effetti sulla salute dei consumatori sono sicuramente negativi, il mal di testa dopo aver bevuto un bel calice di Sauternes ne è una prova evidente.

Per questo il regolamento BIO, soprattutto nella versione statunitense, impone una drastica riduzione di solfiti aggiunti nel vino e molti produttori biodinamici e naturali sono ancora più drastici nell’uso di questo prodotto.

Evidentemente si tratta di una scelta che comporta un notevole impegno da parte dei wine makers perché togliendo la protezione costituita dall’anidride solforosa è necessario accrescere i controlli e soprattutto attuare un’attentissima igienizzazione dei contenitori. Pulizia che, soprattutto nel caso di tubi e botti, comporta investimenti in attrezzature e in ore di lavoro.

IL DRAGO E LE 8 COLOMBE IGT TOSCANA 2020

2020 VERRÀ RICORDATA COME LA VENDEMMIA DEL COVID MA DOVREMMO RICORDARLA PER L’OTTIMA QUALITÀ DELL’UVA E LA FORTUNA CHE HA SALVATO LE VIGNE DALLE AVVERSITÀ CLIMATICHE

VENDEMMIA 2020 Donatella Cinelli Colombini controlla il colore del mosto

VENDEMMIA 2020 Donatella Cinelli Colombini controlla il colore del mosto

Tutti ricordiamo le mascherine del Covid e i test sempre a portata di mano durante la vendemmia 2020.
Ma sarebbe più giusto ricordarsi della 2020 come una delle vendemmie più fortunate perché i danni della gelata primaverile (18-23 marzo) sono stati minori che altrove e perché le piogge autunnali hanno girato intorno alle vigne fino alla fine della raccolta. Quasi un miracolo!
Fortunata ma scarsetta, la vendemmia 2020 merita sicuramente le 5 stelle, il massimo punteggio.
Da anni Donatella Cinelli Colombini coltiva i suoi vigneti in modo biologico e, da anni segue un progetto chiamato “Vineyard first” cioè prima di tutto la vigna. Consiste in un grosso investimento in uomini e attrezzature affinché l’uva arrivi in cantina in condizioni perfette nel primo giorno di piena maturazione. Tanto lavoro e tanta attenzione che, in annate come il 2020, sono aiutati dalla natura e dal clima.
L’uva 2020 era sana, con acini piccoli, vinaccioli ben lignificati e il Sangiovese aveva la tipica croccantezza delle grandi annate. Dati analitici addirittura migliori rispetto al 2019 con un ottimo contenuto di sostanze nobili nella buccia (polifenoli estraibili) e un bel contenuto acido.

VALUTAZIONI DEI VINI: PARALLELO TRA CRITICI E APPASSIONATI

UNO STUDIO RIGUARDANTE I VINI DI BORDEAUX DI 16 ANNI MOSTRA IL PARALLELISMO FRA LA VALUTAZIONE EN PRIMEUR DEI CRITICI E QUELLA DEGLI APPASSIONATI SUL VINO FINITO

I punteggi dei critici all'en primeur e quelli dei consumatori sul vino finito coincidono

I punteggi dei critici all’en primeur e quelli dei consumatori sul vino finito coincidono

Di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

Mi sono sempre chiesta se fosse possibile valutare un vino a cinque mesi dalla vendemmia e quindi se i punteggi espressi dai super esperti e i prezzi pagati dai buyer al momento dell’en primeur di Bordeaux fossero affidabili. Ho sempre avuto paura a comprare in anticipo di due anni rispetto alla data del rilascio nel mercato, ma ora ho capito che sbagliavo.

I PUNTEGGI DEI CRITICI E DEGLI APPASSIONATI COINCIDONO

La conferma della corrispondenza fra la valutazione en primeur (febbraio dopo la vendemmia) e quella del vino finito arriva da uno studio intitolato “Crowdsourcing the assessment of wine quality: Vivino ratings, professional critics, and the weather”, e pubblicato sul “Journal of Wine Economics”. Gli autori sono 5 studiosi dell’Università di Monaco, della Danimarca Meridionale e della California: Orestis Kopsacheilis, Pantelis Pipergias, KarthiKeya Kaushik, Stefan M. Herzog, Bahador Bahrami, Ophelia Deroy.

SALCICCE CON LE PULEZZE

RICETTA POVERA DELLA CAMPAGNA TOSCANA CHE DIVENTA UN PIATTO STREPITOSO USANDO INGREDIENTI ECCELLENTI: ORTAGGI DELL’ORTO, OLIO EVO DI FATTORIA SALSICCE ARTIGIANALI

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #brunellodimontalcino

 

Le pulezze sono le foglie tenere delle rape

Pulizia delle pulezze – le foglie tenere delle rape

La parola “pulezze” nel dialetto della Val di Chiana indica le “cime di rapa” cioè le foglie tenere delle rape. Nella lingua “chianina” viene usata anche in alcuni modi di dire, per esempio indicano una persona con poca energia “che ha mangiato le pulezze?”.

TURISMO DEL VINO E CODICE DELLA STRADA

DONATELLA CINELLI COLOMBINI INTRODUCE IL PREZZO GUIDATORE PER LE ESPERIENZE NELLE SUE CANTINE PER ALLEVIARE IL SACRIFICIO DI CHI NON PUO’ ASSAGGAIRE DOPO LA VISITA

turismo del vino e nuovo codice della strada

turismo del vino e nuovo codice della strada

di Donatella Cinelli Colombini, #winedestination, #orciadoc

La ristorazione è sicuramente il settore più immediatamente colpito dal nuovo codice della strada perché i consumi di vino sono drasticamente calati ma. Ben presto arriveranno anche i dati sulle vendite di enoteche, supermercati e delle cantine. Prevedere percentuali con segno più è impossibile.

LIMITI E SANZIONI PER LA GUIDA CON ALCOL NEL SANGUE NEGLI ALTRI PAESI

regole simili a quelle italiane sono in tutti i codici della strada d’Europa. Il limite di 0,5 grammi per litro di sangue (zero per driver professionali o neopatentati) è uguale a Francia e Germania, Scozia, Irlanda, Svizzera e Austria. La soglia scende a 0,2 in Norvegia, Svezia e Polonia, è zero in Romania, Ungheria, Slovacchia e Repubblica ceca. La Spagna sta per uscire con la nuova legge.